Dissolto, evaporato, sparito. Il centrodestra reggino, quello che vinceva ogni elezione e non faceva prigionieri, non esiste più. Distrutto dalle inchieste giudiziarie e privato degli uomini che lo avevano reso invincibile (Scopelliti, Sarra, Caridi, solo per citarne alcuni), colpito nell’orgoglio dallo scioglimento del Comune sotto la sindacatura Arena, adesso non riesce neanche più a presentare una lista. O quasi.

 

Quanto avvenuto con l’elezione per il Consiglio metropolitano ha dell’incredibile e provocherà ulteriori scossoni in un partito come Forza Italia che è ormai ai minimi storici sul territorio.

 

L’inchiesta “Mammasantissima” che ha messo fuori gioco Caridi ha destabilizzato l’ambiente ed è stato necessario tutto l’impegno dei consiglieri regionali Alessandro Nicolò e Francesco Cannizzaro per riuscire a raccogliere le sottoscrizioni utili per arrivare a presentare una lista.

 

Si sono però trovati soltanto dieci candidati su quattordici possibili e già questo era un dato che non lasciava ben sperare.
Tuttavia grazie alla moral suasion di Cannizzaro, l’aver inserito il capolista Lamberti pareva comunque un buon viatico. Tanto che negli ambienti del centrodestra si pensava di riuscire ad ottenere come minimo tre seggi e, nella migliore delle ipotesi, anche quattro.

 

Invece nel segreto delle urne arriva il peggiore dei tradimenti: i consiglieri comunali Maiolino e Matalone, entrambi arrivati a Forza Italia dopo essere stati eletti in Reggio Futura, non avrebbero rispettato le consegne annullando una scheda e regalando un voto al centrosinistra.

 

Circostanza che, considerato il peso specifico che i consiglieri comunali di Reggio avevano nel voto ponderato, ha di fatto ucciso ogni speranza per il centrodestra.

 

Anche il presidente della Provincia ancora in carica Giuseppe Raffa avrebbe poi contribuito ad indebolire la squadra. Ormai lontano da Fi ha scelto, di concerto con l’ex coordinatore provinciale del partito Roy Biasi di appoggiare Maria Teresa Perri, consigliere comunale di Taurianova inserita nella lista socialista di Zavettieri. Con il risultato paradossale di avere aiutato la lista a prendere il secondo seggio e aver azzoppato il centrodestra. Rafforzando per questa via il sindaco Falcomatà, con il quale Raffa è ai ferri corti, tanto che in molti si aspettano una convivenza assai complicata fino a dicembre, periodo massimo che la legge concede all’ex presidente di rimanere in carica.

 

Insomma una sconfitta totale che dimostra come lo schieramento di centrodestra sia indebolito nelle truppe e assolutamente privo di generali e strategie.

 

Nicolò e Cannizzaro, insieme alla coordinatrice Jole Santelli, si vedranno nelle prossime ore per stabilire il da farsi e non sono esclusi provvedimenti clamorosi, così come si capisce dalla nota inviata dai tre nella tarda serata di lunedì.

 

“Nel pomeriggio di oggi - si legge in una nota del Coordinamento regionale di Forza Italia - i consiglieri regionali Francesco Cannizzaro e Alessandro Nicolò si sono riuniti con la coordinatore regionale di Forza Italia Jole Santelli per valutare i risultati delle elezioni del Consiglio della Città metropolitana. I dati usciti dalle urne dimostrano inequivocabilmente che alcuni consiglieri comunali di Forza Italia di Reggio Calabria non hanno espresso la loro preferenza a favore della lista “Centrodestra metropolitano” e dei suoi candidati. I primi elementi valutati farebbero ipotizzare che tale comportamento politicamente grave, possa essere stato adottato dai consiglieri comunali Antonino Matalone e Antonino Maiolino. Sarà nostra cura - continua la nota - e nostro dovere approfondire la questione di tali comportamenti che qualora accertati, si provvederà immediatamente nei prossimi giorni ad avviare le procedure di deferimento ai probiviri del partito per le determinazioni da cui potrebbe scaturire l’espulsione da Forza Italia”.



Il dato certo, invece, è che, al momento, il centrodestra a Reggio è soltanto un ricordo.