A Carolei campeggiano i suoi manifesti elettorali, ma il sindaco uscente non è in corsa per la riconferma. La lista di Francesco Iannucci è stata ricusata. La Commissione circondariale ha scoperto una condanna a due anni di reclusione, con pena sospesa, a carico del primo cittadino, emessa nel 2019. Circostanza che ne ha determinato la decadenza, oltre che la incandidabilità.

Provvedimento tardivo

Il decreto di sospensione della Prefettura arriva con circa tre anni di ritardo durante i quali Iannucci, che legittimamente non aveva alcun obbligo di rendere pubblico il provvedimento giudiziario, è rimasto ugualmente in sella. Il corto circuito istituzionale ha però determinato, in prossimità del voto amministrativo, un vulnus di rappresentanza politica, escludendo dalla corsa l'attuale squadra di governo. Ma la sola lista rimasta in campo, Insieme per Carolei, non ha la strada spianata: almeno il 40 percento degli aventi diritto deve recarsi alle urne affinché le elezioni siano valide. E di questo 40 percento, dal cui calcolo si escludono i cittadini residenti all'estero iscritti all'Aire, almeno la metà deve esprimere una preferenza.

De Luca vs astensionisti

Ieri sera Francesco De Luca, unico aspirante sindaco rimasto in corsa, ha aperto la campagna elettorale: «I supporters di Iannucci stanno puntando tutto sul non voto - ha detto tra l'altro De Luca - e mi attribuiscono la responsabilità della ricusazione della lista. Qualcuno suppone che io abbia fatto la spia. Ma quando Iannucci è stato condannato io ero il suo vicesindaco e sarebbe toccato a me reggere l'amministrazione. Certo, questa situazione determinerà un deficit di rappresentanza, poiché avremo un consiglio comunale privo di opposizione». L'astensionismo è dunque il vero competitor da battere.

La Legge Severino

Tra l'altro contestualmente alle amministrative i cittadini dovranno esprimersi, nell'ambito dei quesiti referendari, proprio sulla applicazione della Legge Severino, per effetto della quale è scattata l'incandidabilità di Iannucci. E se gli italiani dovessero votarne l'abrogazione, lo stesso Iannucci avrebbe diritto a tornare in pista alla prima tornata utile.