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Il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci ha ufficializzato l’assegnazione delle deleghe ai consiglieri nel corso di una conferenza stampa. Le scelte, ha spiegato, sono state dettate da criteri politici «nel rispetto delle alleanze costituite in campagna elettorale» ma anche territoriale «affinché tutte le aree della nostra vasta provincia siano rappresentate».
Va in questa direzione la nomina a vicepresidente di Mario Bartucci, esponente di Alternativa Popolare, consigliere comunale di Rende in virtù degli accordi assunti con il partito alfaniano prima del voto. A Bartucci va la delega alle politiche culturali. In maniera analoga sono stati chiamati a far parte della squadra gli esponenti del Coraggio di Cambiare, rappresentati da Vincenzo Scarcello, consigliere comunale di Rossano (delega al bilancio).
«Ho sentito il dovere di avere rispetto del mio partito – ha spiegato Iacucci – il Pd era impegnato nel percorso delle elezioni Primarie. Per questo ho atteso qualche tempo prima di procedere alla distribuzione delle competenze. Ma in questi mesi non siamo stati fermi. I consiglieri tutti hanno lavorato, a prescindere dall’ambizione di rivestire ruoli di responsabilità».
La larga coalizione annovera anche il Partito Socialista, rappresentato dal sindaco di San Basile Vincenzo Tamburi (delega alle politiche sociali), e da Italia del Meridione, con la presenza di Gianfranco Ramundo, sindaco di Fuscaldo (edilizia scolastica). Completano il quadro dei consiglieri delegati Francesco Gervasi (consigliere comunale di Mendicino – delega all’ambiente), Felice D’Alessandro (sindaco di Rovito – edilizia scolastica) e Ferdinando Nociti (sindaco di Spezzano Albanese – viabilità).
Iacucci ha voluto ringraziare pubblicamente anche Antonio Molinari, attuale collaboratore di Mario Occhiuto a Palazzo dei Bruzi: «per l’assistenza offerta nella prima fase della nuova amministrazione che consentirà tra l’altro di saldare nel giro di pochi giorni tutte le spettanze maturate dal personale dipendente, straordinari compresi.
Il presidente ha poi tirato fuori dal cilindro una sorpresa: l’assegnazione di funzioni di pianificazione, programmazione e coordinamento a Salvatore Magarò. Prima di ricoprire la carica di consigliere regionale per due consecutive legislature, Magarò è stato tra il 1992 ed il 1994, il più giovane presidente della Provincia, eletto all’età di soli 36 anni. Avrà un ruolo di raccordo tra la Provincia e le amministrazioni locali, a cominciare dai comuni. «Magarò è un amico, persona esperta e competente di indiscutibile dirittura morale. Le province devono diventare la casa dei comuni e rispondere alle domande dei territori. Gli ho chiesto di supportarmi come collaboratore istituzionale per aiutarmi in questo difficile lavoro di raccordo». L’incarico, naturalmente, sarà svolto a titolo completamente gratuito.
Salvatore Bruno