Il prossimo 13 luglio, fra una manciata di giorni, entrerà in vigore la legge sull’Autonomia differenziata. C’è chi si sta preparando a un’accelerata come il Veneto e chi prova a fare muro.

Ieri la Regione Campania, per prima, ha approvato a maggioranza la richiesta di referendum per abrogare la legge. A essa dovrebbero unirsi le altre quattro Regioni governate dal centrosinistra (Emilia-Romagna, Sardegna, Puglia e Toscana che oggi dovrebbe discutere l’argomento). Secondo la Costituzione, serve infatti la richiesta di almeno cinque regioni, per chiedere l’indizione di un referendum. Questo, però, può essere chiesto anche attraverso la raccolta firme di almeno 500mila cittadini.

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Su questo versante si stanno muovendo anche molti sindaci calabresi. In questo senso un appuntamento importante è l’assemblea dell’Anci calabrese che si terrà a Lorica domani e dopodomani. Fra le sessioni tematiche ci sarà anche l’Autonomia differenziata con il senatore Francesco Silvestro, presidente della Bicamerale sulle questioni regionali, e i sindaci Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Maria Grazia Vittimberga (Isola Capo Rizzuto), Vincenzo Pellegrino (Amantea) e Lucia Nicoletti (Santo Stefano di Rogliano). La presidente regionale dell’associazione, Rosaria Succurro, nelle scorse settimane si era detta contraria alla riforma più che nel merito nel metodo, a suo giudizio troppo frettoloso, con cui è stata varata.

Sarà interessante capire come si svilupperà la discussione visto che alla sessione saranno presenti anche i sindaci delle città capoluogo che hanno istituito una sorta di “Anci ombra” non sentendosi rappresentati appieno dalla presidente forzista Rosaria Succurro. All'assemblea ci sarà anche Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro. «È naturale che parteciperò perché bisogna dire una parola chiara ed avere azioni conseguenti - ci dice al telefono -, la Succurro ci aveva accusati di aver fatto un passo troppo frettoloso, io ritengo non sia così anche perché l’Autonomia differenziata sarà operativa a giorni, il 13 luglio. Ci sono già regioni come il Veneto che sono pronte a chiedere l’autonomia su nove materie che esulano dai Lep. Dunque il ragionamento è semplice bisogna o attivare il ricorso dinanzi la Corte costituzionale o raccogliere le firme necessarie per chiedere il referendum abrogativo della legge. Tempi per eventuali miglioramenti della norma non ce ne sono più, non capisco quindi quale altra posizione potrebbe venire fuori da un dibattito».

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Sorride Fiorita quando si fa riferimento all’Anci ombra. «Il punto non è questo. Ci sono 130 sindaci che hanno sottoscritto l’appello che abbiamo definito “UnasolaItalia” e che chiede al presidente Occhiuto chiede di impugnare davanti alla Corte costituzionale una legge che sottrae ingenti risorse e funzioni alle Regioni meridionali, tali da compromettere i valori dell’uguaglianza e i diritti alla salute, al lavoro e all’istruzione di tutti i cittadini. La Succurro se è davvero contraria alla legge ci aiuti a convincere il governatore, altri sofismi sarebbero solo una presa in giro per i cittadini».