"Le ultime dichiarazione dell'ex Ministro Lanzetta lasciano ancora una volta l'amaro in bocca per la tempistica e la consistenza dei contenuti espressi. Per rispetto al ruolo che la dottoressa ha ricoperto in questo ultimo anno abbiamo ad oggi evitato di rendere noto il nostro punto di vista in merito alle vicende che l'hanno vista protagonista ed unica responsabile delle sue ultime scelte, ma a questo punto crediamo sia corretto ed inevitabile che i calabresi conoscano quello che è il nostro fermo e deciso pensiero". I cinque segretari di federazione del Partito Democratico calabrese attraverso una nota congiunta, hanno così voluto replicare alle dichiarazioni fatte stamani dalla dottoressa ed ex Ministro, Maria Carmela Lanzetta. Dichiarazioni forti, che hanno sicuramente lasciato il segno nel Pd calabrese e durante la quale la stessa aveva definito la propria indipendenza come "una mia forza che implica la solitudine, che è la mia debolezza".

E appoggiano subito le scelte fatte dal Presidente Oliverio in sinergia con il segretario regionale, Ernesto Magorno, ed il segretario nazionale, Matteo Renzi.

"Scelte che crediamo di qualità ed ineccepibili sotto ogni aspetto, ispirate alla legalità ed al bene comune, fatte in assoluta trasparenza. Scelte che la dottoressa Lanzetta non poteva che conoscere già prima del suo scenico e strumentale rifiuto. Se per qualche incomprensibile motivo dovesse voler smentire questo dato di fatto, ci chiediamo come possa dichiarare di aver accettato di entrare a far parte della squadra del Presidente Oliverio senza conoscere i suoi compagni di viaggio. Ci parrebbe questo un dato di enorme superficialità politica.

In ogni caso, siamo convinti che la composizione della sua passata giunta comunale non le consenta assolutamente di dare lezioni di moralità a chicchessia e la invitiamo quindi a desistere da questo suo strumentale stalking politico ed umano nei confronti dell'assessore De Gaetano".


"La sua scelta di tornare a dedicarsi alla professione è un dato su cui riteniamo che il Partito Democratico non abbia alcuna responsabilità, da imputare semmai alle confuse e autonome scelte che con il partito non ha mai condiviso. A Monasterace la ricordano come il sindaco che ha portato il suo Comune al dissesto economico e finanziario, noi non possiamo che ricordarla come una donna che avrebbe potuto dare molto alla politica calabrese e nazionale ed invece ha scelto di cercare visibilità mediatica continuando a mortificare la dignità di un uomo per bene".