"Sarà rivolta al governo nazionale - affermano in una nota - un'interrogazione parlamentare per sollecitare una immediata iniziativa del commissario prefettizio di Cosenza. E' da verificare, innanzitutto, se il comune di Cosenza sia incorso in eventuali evasioni dei doveri imposti dalla legge al soggetto terzo debitore, a fronte della richiesta di accantonamento delle somme debitorie da parte dei creditori. Se l'ente locale non avesse adempiuto ai propri obblighi non sarebbe più soggetto terzo ma debitore fondamentale e, quindi, vincolato a sostituirsi ad Occhiuto nel pagamento delle somme imposte dal tribunale civile. E' quanto, in effetti, si evince già dal testo, pubblicato dalla stampa, dell'ordinanza del tribunale di Cosenza relativa al procedimento n.2777/2013. Sarebbero molteplici le istanze avanzate da diversi creditori già definite o in via di definizione: particolarmente rilevante è un debito di 1.777.609,09". "Il Commissario prefettizio dovrà, anche, accertare l'entità dei debiti personali che Occhiuto dovrà saldare di tasca propria, per sanare la eventuale incompatibilità e quindi, evitare, nella remota ipotesi che sia eletto sindaco, un ulteriore scioglimento anticipato del Consiglio Comunale. La chiarezza è imposta per consentire un confronto democratico regolare e sereno evitando alterazioni ed intorbidamenti nello svolgimento della campagna elettorale per l'elezioni del 5 giugno", concludono i deputati calabresi del Pd