La Commissione di Garanzia Nazionale esaminerà gli incartamenti in giornata, ma non è scontato che faccia in tempo a dare un responso prima di domenica
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Il Congresso provinciale del Partito Democratico di Cosenza aprirà i battenti alle ore 17 di oggi in alcuni circoli, ma pendono ancora due ricorsi presentati da Antonio Tursi e Maria Locanto. La situazione è clamorosamente in divenire e rende sub iudice non solo l’esito finale ma lo svolgimento stesso.
La Commissione di Garanzia Nazionale esaminerà gli incartamenti in giornata, ma non è scontato che faccia in tempo a dare un responso prima di domenica. Il rischio che l’elezione di uno degli sfidanti venga cancellata è elevato, perché ad ora di pranzo nessuno voleva compiere un passo indietro. Tutto ciò nonostante un fair play, a questo punto di facciata, registrato negli incontri tenuti sul territorio nell’ultima settimana.
Locanto, bordata a Tursi
Maria Locanto ha addirittura diffuso una nota dai toni accesi, indirizzata al suo competitor del Pd di Cosenza che però non nomina mai. «Il fulcro della mia mozione è costituito proprio dal recupero del confronto tra le diverse anime del partito – spiega -. L’obiettivo è quello di contribuire alla nascita di una proposta condivisa che abbia una marcata connotazione riformista. Alla luce di un partito aperto ed inclusivo che sappia parlare alla società, che abbia un’autentica tensione morale, che miri al superamento di vecchie logiche e lotte di potere e che si ponga all’ascolto della storia. Un partito – qui la stoccata – che non si nasconda dietro il moralismo e che non si irrigidisca nell’ossequio di un perfettismo aridamente illiberale dalle radici faziose ed intolleranti».
Verta: «Io esclusa dalle liste. Scelta arbitraria»
Locanto, però, in giornata ha ricevuto un altro attacco. Stavolta arriva da Venere Verta che lamenta l’assenza del suo nome dalle liste. «Sorprende la mia improvvisa ed incomprensibile esclusione dalla lista, avvenuta arbitrariamente, nonostante da parte mia ci sia stata la ripetuta e confermata disponibilità di farne parte – ha scritto in una nota –. Oltretutto, avevamo confermato la mia candidatura nella lista a tuo sostegno attraverso uno scambio telefonico che c’è stato tra di noi. Un fatto increscioso, che non depone certo a favore della linearità delle decisioni adottate».