La compattezza, l’unità, la doppia lista, il “no” all’aumento delle tasse, lotta senza quartiere al precariato, il sempreverde Ponte sullo Stretto e un sogno nel cassetto, far rinascere la Calabria e farla esplodere come è successo per l’Irlanda. La chiusura della campagna elettorale di Forza Italia a Reggio Calabria è una sfida nella sfida per Roberto Occhiuto. A lui, cosentino, accompagnato dal vulcanico Francesco Cannizzaro, responsabile per il Sud degli azzurri, è stata riservata Piazza Duomo per il comizio finale. Una piazza storica che ha regalato gioie e dolori a chi l’ha calcata chiedendo il consenso dei reggini. A poche centinaia di metri di distanza, più o meno allo stesso orario, in Piazza Indipendenza invece, c’era il centrosinistra di Amalia Bruni, con la guest star Giuseppe Conte.

Ma Forza Italia ha chiamato a raccolta lo stato maggiore del partito. Oltre al coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori, hanno risposto presente il ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e il coordinatore nazionale azzurro Antonio Tajani.

Il loro intervento a sostegno di Occhiuto si è concentrato sul ruolo di Forza Italia all’interno del Governo Draghi e sulle politiche da mettere in atto per aiutare il Sud e la Calabria a rilanciarsi anche attraverso le risorse del Piano di ripresa e resilienza.

Tajani (FI): «Grazie a noi il 40% delle risorse del Pnrr al Sud»

In particolare Tajani ha sottolineato come nel Governo si sia registrato un deciso cambio di passo in questa direzione. «Noi siamo assolutamente favorevoli affinché ci sia un sostegno per il Sud, tant'è che grazie alla nostra presenza nel Governo, siamo riusciti a far passare dal 30 al 40% la frazione di risorse del Pnrr destinate al Sud. Questo - ha aggiunto - è avvenuto grazie ai ministri di Forza Italia. Un risultato concreto. Siamo assolutamente convinti che per il Sud si deve fare ancora di più».   

Il coordinatore di Forza Italia, poi ha rilanciato con forza l’eterna questione del Ponte sullo Stretto promettendo che il partito di Berlusconi continuerà a battersi, perché diventi realtà e perché Reggio possa essere una città non più isolata: «Il ponte sullo Stretto significa l'alta velocità, significa incremento delle presenze turistiche, crescita economica di questa città e dell'intera Calabria».

Ma per Tajani è il Sud che deve alzare la testa. «Il problema è aiutare le imprese, chi lavora. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti dal Governo per quanto riguarda anche la decisione di prorogare il bonus edilizio al 110%. Significa aiutare l'industria dell'edilizia. E va bene quanto ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che non ci saranno aumenti delle tasse: è la nostra ragione di stare al Governo».

Entrando poi più direttamente nel senso della sua presenza in Calabria, Tajani ha sottolineato che dalle elezioni si attende quella Calabria che l’Italia non si aspetta di Roberto Occhiuto. «Una Calabria non assistita, che cresce attraverso il turismo, l'agricoltura, le imprese, le infrastrutture. Una Calabria che alza la testa, che non è soltanto sottomessa, né al Sud, né a Roma, ma che sa utilizzare nel modo migliore tutte le opportunità che ha. La Calabria merita molto di più. Il Sud merita lavoro. Ecco perché continuiamo a dire che bisogna abbattere il cuneo fiscale. Mettere le imprese, anche quelle calabresi, nelle condizioni di crescere. Creare occupazione e risolvere il problema della disoccupazione giovanile, in Calabria ed in tutto il Sud».

Brunetta (FI): «Sogno di vedere la Calabria come l’Irlanda»

L’auspicio del ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione è quello di vedere la Calabria come l'Irlanda. «Una bellissima immagine con una prospettiva straordinaria di crescita. La Calabria ha delle potenzialità di crescita inespressi. Dobbiamo farli esprimere soprattutto attraverso l'investimento nel capitale umano pubblico, perché aiuta il capitale umano privato, le imprese, aiuta le famiglie a crescere, aiuta il Paese. Partendo dalla Calabria girerò l'Italia proprio per dire: basta al precariato».

Da qui l’annuncio che saranno lanciati concorsi «per centinaia di migliaia di posti di lavoro», con concorsi aperti a tutti. «Trasparenti – aggiunge - basta clientele. Basta amici degli amici. La gente ha bisogno di merito. Le famiglie hanno bisogno di bravi medici, di bravi burocrati per risolvere i loro problemi. Sono qui per testimoniare questo. Roberto Occhiuto è stato il mio stretto collaboratore in Parlamento, adesso sarà il più grande Presidente della Calabria assieme a Jole Santelli cui va il mio dolce pensiero. Per sognare per i prossimi dieci anni. Per sognare e farvi sognare».

Occhiuto (FI): «Le nostre sono liste pulite»

«Un uomo solo non può cambiare la Calabria. Ma io cambierò la Calabria, perché non sono solo». Questa la frase utilizzata dal candidato alla presidenza della Regione, per la coalizione di centrodestra Roberto Occhiuto in apertura del suo intervento che ha voluto esaltare la presenza della squadra azzurra al suo fianco in questa avventura.

«Nella formazione delle nostre liste abbiamo tenuto altissima l'asticella dell'attenzione - ha sottolineato Roberto Occhiuto rispondendo alle polemiche dei giorni scorsi - anche rinunciando a qualche candidatura che ci avrebbe fatto prendere qualche voto in più. Le nostre sono liste pulite».

Poi, rivolgendosi all'elettorato reggino, Occhiuto ha ricordato di provenire da un'altra città della Calabria. «Non ho bisogno di dimostrare, nella mia città, quello che so fare. Molte opere - ha sostenuto - richiamano il cognome Occhiuto. Io voglio dimostrare quello che so fare anche alla città di Reggio Calabria. Dimostrare, tra quattro anni, con i fatti, che Reggio Calabria ha avuto una regione amica. E uno dei primi obiettivi riguarderà l'aeroporto, affinché riesca ad essere una infrastruttura capace di dare sviluppo a tutta la Regione. Voglio governare la Calabria per dimostrare a tutti che la Calabria è una regione governabile, svolgendo il nostro compito in continuità con l'opera di Jole Santelli».