Legge elettorale, collegi, listini bloccati, circoscrizioni, maggioritario, proporzionale, soglie di sbarramento. Non è facile districarsi. Ecco una piccola raccolta di nozioni per un voto consapevole
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Rosatellum, collegi, uninominali, listini bloccati, circoscrizioni, maggioritario, proporzionale, soglie di sbarramento: chi ci capisce davvero qualcosa?
Le elezioni politiche comportano tanti, forse troppi, tecnicismi difficili da comprendere. E così il cittadino comune, nella gran parte dei casi, si ritrova ad assistere al discorso pubblico pre-elettorale senza avere a disposizione le nozioni minime per un voto davvero consapevole.
È così anche per te che stai leggendo, vero? Pure tu ti senti un po' a disagio quando senti parlare di diritto di tribuna, di alleanze tecniche, di contrassegni? Bene, questa guida potrebbe fare al caso tuo.
La chiameremo “Guida galattica per elettori calabresi” e sarà una raccolta elementare di nozioni politiche ed elettorali. Un tentativo, deciderai tu se riuscito o meno, per aiutarti a capire dove andrà a finire il tuo voto (non vorrai mica astenerti) e quali effetti produrrà.
L'obiettivo – ambiziosissimo – è quello di permetterti di vivere una campagna elettorale il più possibile serena e, anche, di impedire che i tecnicismi di cui sopra possano tormentarti il cervello, magari proprio mentre ti godi le tanto attese ferie d'agosto sotto l'ombrellone.
Ah, prima di iniziare è bene incollare un aforisma che ci metterà al riparo da eventuali brutte figure: «Giornalista è colui che deve spiegare agli altri ciò che lui stesso non ha capito». E andiamo.
Quando si vota?
Il prossimo 25 settembre si voterà (dalle ore 7 alle 23) per eleggere il nuovo Parlamento. È la prima votazione in cui si applicherà il taglio degli eletti disposto dalla riforma costituzionale del 2020, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Verranno scelti 400 deputati (finora sono stati 630) e 200 senatori (315). La Calabria eleggerà 11 parlamentari in meno: 13 deputati anziché 20 e 6 senatori anziché 10.
Per la prima volta anche i 18enni potranno votare per il rinnovo dei componenti del Senato.
Il Rosatellum
La legge elettorale in vigore viene comunemente chiamata “Rosatellum”, latinizzazione (storico vezzo da addetti ai lavori) del nome del suo relatore, Ettore Rosato. La norma istituisce un sistema elettorale misto: il 61% degli eletti viene scelto con il metodo proporzionale, il 37% con quello maggioritario, attraverso 221 collegi uninominali, e il restante 2% è riservato al voto delle circoscrizioni Estero.
Il proporzionale
Qui arrivano i primi problemi. Cos'è il metodo proporzionale? È il sistema che permette di distribuire i seggi in base ai voti ottenuti da ogni singolo partito, che avrà la facoltà di scegliere – secondo le proprie regole interne – i nomi (da 2 a 4) dei candidati da inserire nel cosiddetto listino bloccato, dove vige la quota di genere (nessun sesso può superare il 60%). In base alle percentuali ottenute, scatterà un certo numero di seggi che verranno occupati a partire dalla prima posizione nel listino. Non sono dunque previste le preferenze al singolo candidato.
In Italia, con il proporzionale, verranno eletti 367 parlamentari (245 deputati e 122 senatori); in Calabria 12. Con il maggioritario, invece, conquista il seggio il candidato che ottiene anche solo un voto in più rispetto all'avversario. Cosa cambia rispetto al proporzionale? Mentre in quest'ultimo caso il partito x viaggia da solo, negli uninominali il candidato y prende i voti delle forze politiche che fanno parte di una stessa coalizione. Esempio: nei vari collegi il candidato del centrodestra prenderà i voti di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e forze centriste (Italia al centro, Coraggio Italia, Noi con l'Italia e Udc); il candidato del centrosinistra quelli del Pd (nelle cui liste confluiranno – per “diritto di tribuna” – gli uomini di Più Europa, Impegno civico, Verdi e Sinistra Italiana).
Come detto, i parlamentari eletti in questo modo saranno 221.
La Camera
Applichiamo la teoria alla realtà calabrese. Partiamo dalla regole relative alla Camera dei deputati. La Calabria costituisce una circoscrizione unica (in Italia ce ne sono in tutto 28, ma solo 14 coincidono con una regione, mentre le altre corrispondono a una o più province delle regioni più popolose. Il Piemonte, ad esempio, ha due circoscrizioni: la numero 1 comprende la Città metropolitana di Torino, la 2 le altre province della regione. All'interno di ogni circoscrizione ci sono i collegi, che possono essere uninominali o plurinominali). A questa circoscrizione, in base alla popolazione risultante dal censimento Istat del 2011, sono assegnati 13 seggi, 5 dei quali attribuiti in collegi uninominali.
Eccoli: Corigliano-Rossano (che aggrega 27 Comuni della provincia di Crotone e altri 52 di quella di Cosenza); Cosenza (gli altri 98 Comuni della provincia); Catanzaro (tutti i Comuni della Provincia); Vibo Valentia (50 Comuni del Vibonese più 26 di quelli a nord-ovest della provincia di Reggio); Reggio Calabria (i restanti 71 Comuni della provincia). In ognuno di questi collegi verrà eletto un deputato, per un totale, appunto, di 5.
Con il sistema proporzionale verranno assegnati gli altri 8 seggi rimasti, grazie a una circoscrizione unica composta da un solo collegio plurinominale.
Camera dei deputati. Collegi uninominali e plurinominali della Circoscrizione Calabria
Il Senato
La Calabria è circoscrizione unica anche per il Senato, solo che in questo caso i collegi uninominali saranno solo due: Corigliano-Rossano (che ingloba i 177 Comuni delle province di Cosenza e Crotone) e Reggio Calabria (227 Comuni di Reggino, Catanzarese e Vibonese). Gli altri quattro seggi verranno assegnati grazie a un unico collegio plurinominale e quindi con il metodo proporzionale.
Senato della Repubblica. Collegi uninominali e plurinominali della Circoscrizione Calabria
Centrodestra favorito ma...
In sintesi, è chiaro che una coalizione vasta come quella del centrodestra avrà un netto vantaggio nei collegi uninominali. Nel proporzionale, invece, ogni partito – superata la soglia di sbarramento al 3% (percentuale minima per avere accesso ai posti in Parlamento) – otterrà i seggi in relazione ai propri risultati elettorali.
Altre info
Il 12 e il 13 agosto i partiti dovranno depositare al ministero dell'Interno il contrassegno – cioè il simbolo – con il quale dichiarano di voler distinguere le liste dei candidati.
Entro il 22 agosto dovranno essere presentate le liste.
Dal 26 agosto parte (ufficialmente) la campagna elettorale.
Tutto chiaro? No? I tecnicismi sono duri a morire.