Lo scontro Forza Italia-Lega sulle concessioni balneari non è finito: dopo lo scontro tra leader (Salvini contro Occhiuto) scendono in campo i generali dei partiti. È una gara tra alleati sul filo dell’opposizione alla direttiva Bolkestein che impone all’Italia di mettere al bando le gestioni dei lidi. Il Carroccio ne ha fatto una bandiera nel nome dell’antieuropeismo. Il governatore della Calabria (che antieuropeista non è) ha superato gli alleati in una mossa: Bolkestein “cancellata” per decreto di giunta in nome della grande disponibilità di spiagge che renderebbe inutile l’applicazione della normativa europea. Per Salvini l’atto di indirizzo dell’esecutivo regionale ha un valore più che altro simbolico: il ministro ha chiesto a Forza Italia di aiutare il governo e non lanciare iniziative estemporanee. Occhiuto gli ha risposto senza fronzoli, invitandolo a leggere gli atti. Fine della prima puntata. Ma le Europee sono alle porte e, per quanto paradossale, il claim “meno Europa più Italia” funziona in chiave elettorale. Si continua in attesa di ascoltare la versione di Occhiuto, che oggi sarà ospite di LaC a Dentro la Notizia, a partire dalle 14,30.

Leggi anche

La Lega affida alle parlamentari Tilde Minasi e Simona Loizzo (che è candidata al Parlamento europeo) la prima stilettata. La linea è quella di Salvini, con una venatura polemica in più. «È il momento – scrivono – di fare squadra e sostenere il settore balneare con più atti concreti e meno iniziative elettorali. Le delibere di giunta non bastano, serve una norma nazionale. Non possiamo essere asserviti ai diktat europei, lasciando per strada migliaia di lavoratori». Sono due alleate del governatore a considerare una «iniziativa elettorale» l’intervento della giunta regionale in cui siede una rappresentante del Carroccio, Emma Staine.

Leggi anche

Curioso, se non fosse che dietro alle frizioni si nasconde la sfida interna: dai rapporti di forza tra Lega e Forza Italia alle Europee potrebbero discendere nuovi equilibri di giunta. Gli alleati sono i primi “nemici”, in questa delicata fase politica. Il vice capogruppo della Lega alla Camera dei deputati si muove nella scia del leader nazionale: per lui la delibera anti Bolkestein non è una forzatura elettorale ma un atto simbolico: «Non è con gli atti simbolici che si ribalta la Bolkestein. Magari bastasse una seduta della giunta Occhiuto per disinnescare il problema. È la legge nazionale che può cambiare le cose a beneficio dei balneari e delle nostre spiagge. Su questo la Lega vuole promuovere iniziative legislative che possono essere approvate immediatamente. C'è bisogno però del gioco di squadra, non di atti di illusionismo. Noi siamo pronti».

Leggi anche

Il rischio deflagrazione è alto. I forzisti schierano il deputato Francesco Cannizzaro. Il parlamentare reggino ribadisce la linea del governatore e risponde al fuoco amico: «Altro che iniziativa elettorale o atto simbolico… la delibera sui balneari voluta dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto - e convintamente votata in Giunta anche dalla Lega -, è una misura estremamente concreta, dalla parte della Calabria e delle imprese». Cannizzaro mette in luce la concretezza dell’intervento legislativo calabrese: «Dopo mesi di incertezze, nella nostra Regione le proroghe delle concessioni saranno realtà. Ciò vorrà dire certezze per gli imprenditori che hanno investito per anni nelle proprie attività, salvaguardia dei posti di lavoro, una migliore ricettività per i turisti che arriveranno nelle prossime settimane.

Gli amici della Lega, dopo aver accolto con dichiarazioni e messaggi di giubilo l’approvazione della delibera, adesso provano a sminuirle la portata». Anche per Cannizzaro la polemica ha una matrice elettorale: «Capiamo le esigenze dettate dalla campagna elettorale e dalle direttive che arrivano dai vertici nazionali, ma sarebbe gradito anche un pizzico di onestà intellettuale. Il presidente Occhiuto poteva stare con le mani in mano in attesa di interventi normativi calati dall’alto, ha invece deciso di agire a ridosso della stagione estiva e per il bene esclusivo della Calabria».