«Gentile Presidente,
la discussione delle ultime settimane sullo stato delle infrastrutture calabresi e sulla capacità d’intervento delle istituzioni locali ha riaperto anche il dibattito sullo stato comatoso in cui versano le province in tutta Italia.

Dall’orrore costituzionale della riforma Delrio (legge n.56/2014) le Province hanno subito un vero e proprio svuotamento di personale e di risorse con effetti devastanti sull’entità e sulla qualità dei servizi fino ad allora erogati. A ciò si è aggiunta la perversa modifica della normativa relativa al rinnovo delle cariche elettive che di fatto ha cancellato il senso della rappresentanza riducendo ad un sistema chiuso il processo democratico per la scelta del presidente e dei consiglieri provinciali.

Tutto ciò, che era stato ideato sull’onda di una spending review lineare, non solo ha distrutto il sistema degli enti locali e messo in ginocchio l’ente Provincia, ma paradossalmente non ha garantito alcun risparmio di spesa. Di fatto lo svuotamento delle province ha avuto solo l’effetto di cancellare la rappresentanza e la democrazia senza alcun effetto tangibile sulla riduzione del debito pubblico. La spesa corrente del Paese, infatti, è cresciuta negli ultimi cinque anni nonostante i tagli devastanti su province e comuni.

Le province calabresi tra dissesti, tagli ai servizi e impossibilità di pagare regolarmente i dipendenti, rappresentano un fulgido esempio di come il legislatore abbia intrapreso una strada completamente sbagliata nella revisione del sistema degli enti locali e delle autonomie. Le responsabilità di questo scempio istituzionale, che sono certamente da attribuire alle forze politiche che hanno sostenuto il progetto dell’ex ministro Delrio, ricadranno anche sull’attuale parlamento qualora non venissero prese in considerazione le proteste che ogni giorno arrivano dalle province di tutta Italia.

E’ indispensabile superare la legge Delrio attraverso una revisione del sistema degli enti locali che preveda la reintroduzione delle Province quali enti intermedi di primo livello con il compito di svolgere tutte le funzioni antecedenti alla legge 56/2014. Le Province rappresentano un baluardo istituzionale fondamentale per il Paese, soprattutto per ciò che riguarda le strutture scolastiche, le infrastrutture viarie, i centri per l’impiego e il supporto amministrativo ai comuni. Proseguire sul percorso normativo intrapreso significa mandare al collasso il sistema delle autonomie e mettere in ginocchio i territori. In queste condizioni l’indizione delle elezioni per i rinnovi dei consigli provinciali è una pratica offensiva per i cittadini e insignificante per le istituzioni. Non si può governare un ente fantasma.

In ragione di tutto questo, Presidente, visti anche i suoi trascorsi da presidente della provincia di Cosenza e la sua sensibilità politica verso i temi che riguardano gli enti locali, le chiedo, coinvolgendo i presidenti delle province e i sindacati, di farsi promotore di un tavolo tecnico finalizzato a sensibilizzare i parlamentari sulla necessità del superamento della legge Delrio. Tutti coloro che ricoprono una carica pubblica hanno l’obbligo di riformare organicamente la struttura degli enti locali e modificare in maniera significativa una legge che ha generato e genera danni incalcolabili».

Il consigliere regionale
Orlandino Greco