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«A distanza di tre anni dal congresso fondativo, L’Italia del Meridione è diventata un punto di riferimento politico per cittadini, associazioni e amministratori locali in tutta la Calabria».
A dichiararlo Orlandino Greco, consigliere regionale della Calabria e leader del movimento L’Italia del Meridione.
«Avevamo l’ambizione di colmare quel vuoto generato dai partiti tradizionali, ma mai ci saremmo aspettati di riscontrare, visti anche i devastanti effetti della crisi economica sulla sfera sociale del Paese, una passione politica così forte nelle comunità territoriali calabresi. L’Italia del Meridione conta tra le sue file centinaia di amministratori locali, giovani cittadini, donne e uomini che lottano quotidianamente sui loro territori per invertire la rotta centralista verso cui è indirizzato il Paese.
L’Italia del meridione è un traguardo, ma allo stesso tempo è un punto di partenza per la creazione di un movimento federale che coinvolga i tanti movimenti territoriali che si ispirano agli ideali politici di Idm. Non a caso sono sempre più numerosi coloro che, sull’esempio del movimento calabrese dell’Italia del Meridione, intendono costruire in tutta Italia movimenti che traggano ispirazioni dalle vocazioni territoriali.
A quanti mi chiedono come sia possibile raggiungere obiettivi così importanti, anche in termini di rappresentanza istituzionale, rispondo che in realtà, in politica, non esiste un segreto per il successo. E’ bastato ascoltare i territori per costruire un progetto culturale, politico, ideale integrato che tenesse conto dei bisogni e dei desideri delle comunità. La sfida è combattere il centralismo statale che isola le periferie e le piccole comunità e assegnare agli enti locali un ruolo di maggiore rilevanza nei processi decisionali che riguardano le politiche territoriali. Le regioni dell’Italia del Meridione hanno voglia di competere, di mettersi a confronto, di raggiungere con le proprie eccellenze, umane e materiali, il primato in Europa per essere la punta di sviluppo di una cultura politica che valorizzi le vocazioni territoriali dell’are mediterranea. L’Italia del Meridione vuole anche farsi interprete della realizzazione del sogno di una generazione, la mia generazione, che non ha vissuto il tempo delle battaglie ideali, che non si è forgiata nelle battaglie di classe, che per troppo tempo ha sonnecchiato sugli allori. Con estrema franchezza, e senza alcun timore di essere smentito, si può affermare che ad oggi L’Italia del Meridione è l’unico soggetto politico di riferimento per coloro che intendono valorizzare le vocazioni dei territori delle proprie comunità. Personalmente devo ringraziare il segretario regionale Nicodemo Filippelli per la sua esperienza, per la sua capacità di unire un movimento eterogeneo e ricco di esigenze particolari inquadrate in un grande disegno politico.
La mia riconoscenza – conclude Greco - va anche ai giovani, alle donne, agli anziani, a tutti i militanti, che con grande entusiasmo hanno riscoperto la passione per la politica grazie ad un movimento che ha nel proprio dna le potenzialità per scrivere, in piena autonomia, l’unione degli italiani partendo dal sud».