«L’istituzione della festa della donna è legata alla rivendicazione dei diritti delle donne e al ricordo delle conquiste politiche e sociali che hanno cambiato la società ma anche alle violenze che hanno subito nel corso della storia sino ai giorni nostri. E’ evidente che il rappresentante della Lega di Salvini a Crotone, non conosce il significato di questa data e nel suo delirio misogino, bigotto e reazionario pensa di spostare le lancette della storia». Così il coordinatore regionale Art1 Pino Greco.


«Ma la Rivoluzione delle Donne è inarrestabile – prosegue Greco - , prorompente e la battaglia per i diritti insieme alla libertà femminile è in grado di cambiare, come è sempre accaduto, la società. Dobbiamo stare attenti a non sottovalutare le esternazioni del segretario della Lega crotonese e ridurle a semplice nota di un colore demenziale».


Secondo Greco «oggi è in atto un’offensiva reazionaria da parte di questo Governo e della Lega in particolare. Basti pensare al disegno di legge Pillon o alle politiche di conciliazione solo per le donne a cui affidare solo i compiti di cura familiare oppure alla quotidiana violenza di cui sono fatte oggetto, per comprendere che viviamo un momento difficile e pericoloso che ha già preso la china dell’autoritarismo e dell’intolleranza, ben rappresentato da una destra aggressiva e reazionaria».


Per questo motivo «la battaglia delle donne è una battaglia che deve coinvolgere tutti e i temi sono quelli del lavoro, l’ambiente, lo sviluppo del Mezzogiorno. E’ assurdo che solo il 36% delle laureate del Sud trovino lavoro contro il 77% del Nord e che la maggior parte delle donne svolgano un lavoro precario o addirittura non retribuito e in tutti i casi sfruttato. Quindi tanta strada c’è ancora da fare e certamente le donne saranno trainanti per tutta la società. Stai sereno caro rappresentante di Salvini a Crotone, che la rivoluzione delle donne non si fermerà mai» conclude Greco.