Il Pd nazionale invita il Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri. L'appuntamento è per il 3 settembre a Ravenna, in occasione della Festa Nazionale dell'Unità. Il tema chiaramente è il suo ultimo libro sulla storia della 'ndrangheta. A discutere con lui, un pezzo da 90 dell'attuale governance dei democrat, il deputato Emanuele Fiano. Con loro sarà presente Vincenza Rando l'avvocato e attivista, responsabile nazionale dell’ufficio legale di Libera, la più  importante rete associativa contro le mafie in Italia. A moderare il dibattito Pierluigi Senatore direttore di Radio Bruno. La sede dell'incontro la tenda Benigno Zaccagnini. Insomma il Pd nazionale invita e riceve il magistrato calabrese riservandogli tutti gli onori.

 

Uno schiaffo a Oliverio secondo molti esponenti del Pd calabrese. Gratteri, infatti, è il magistrato che ha messo sotto inchiesta il governatore della Regione e alcuni degli uomini a lui più vicini. Un giudice che, almeno secondo le tante esternazioni del Presidente e dei suoi sostenitori, viene ritenuto come uno dei protagonisti di un complotto ai danni di Mario Oliverio. E il nervosismo tra gli oliveriani di fede è ormai palpabile e difficile da contenere. La prima a sbottare è la parlamentare Enza Bruno Bossio, consorte di Nicola Adamo, indagato insieme al governatore nell'operazione Lande Desolate. La deputata cosentina sarebbe sbottata nella chat della componente di maggioranza della direzione nazionale del Pd. «Mi spiegate chi ha avuto l’intelligenza e il buon gusto di invitare Nicola Gratteri alla Festa Nazionale dell’unità? -esordisce la deputata- Oltretutto su un argomento che non conosce ASSOLUTAMENTE» -scrive ancora la Bruno Bossio nella chat-. Insomma la partecipazione del noto procuratore antimafia alla Festa nazionale del Pd, alla parlamentare non va proprio giù, al punto da affermare che Gratteri non sia competente della materia di cui scrive e dovrebbe parlare.


Non abbiamo notizia di eventuali giustificazioni alle obiezioni della parlamentare di fede oliveriana. L'episodio, tuttavia, conferma ormai quello che era abbastanza chiaro da un pezzo: l'isolamento sempre più evdente del Governatore Mario Oliverio.