Sono entrate nel vivo le manovre per il Congresso del Pd. Dal Lingotto Matteo Renzi ha lanciato la sua nuova cavalcata. Ed il segretario dei democrat calabresi Ernesto Magorno, presente alla kermesse, gli ha risposto con un “cinguettio” di assenso “Con @matteorenzi #incammino per un nuovo Pd, per costruire il futuro. #Lingotto”.

 

Renzi, per dimostrare la bontà dell’intenzione di superare il Giglio Magico e smontare il luogo comune dell’uomo solo al comando, ha scelto di correre al congresso in ticket e cioè con liste parallele e di sostegno che faranno capo al ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina. In qualche modo uno schieramento che dovrebbe rappresentare una posizione politica più di sinistra rispetto a quella espressa nel Pd dall’ex premier. Tanto che l’annuncio del ticket ha provocato già delle perplessità nell’altro concorrente Andrea Orlando che sulla sinistra interna vorrebbe adesso l’esclusiva, così come la vorrebbe in Calabria anche il suo referente sul territorio e cioè Carlo Guccione.

 

Il quadro venutosi a creare sospinge, quasi naturalmente, l’area autonoma di Mario Oliverio verso la lista di Martina. La conferma arriva dai più stretti collaboratori del governatore e anche dai big dello stesso partito. Manca ancora l’ufficialità, ma la decisione sarebbe già stata presa. “Mi sembra la soluzione più naturale” dice uno dei big dell’area che preferisce non essere nominato, ma spiega come il ticket possa rappresentare in Calabria la soluzione più idonea per dare rappresentanza alle varie anime del Pd.

 

Del resto gli uomini di Oliverio, renziani non lo sono mai stati. E dunque, almeno stando a quanto emerso dagli ultimi incontri di corrente, tutto sarebbe pronto per costruire delle liste calabresi a sostegno del Ministro. Un modo per contarsi anche in vista della spartizione dei posti utili per le prossime politiche. Non solo. Oliverio riuscirebbe, per questa via, a smarcarsi e porsi in maniera dialettica anche per la prosecuzione della trattativa sulla Sanità.

 

Da quanto trapela dall’entourage del governatore alla Cittadella sarebbe stata posta soltanto la base “di un percorso più ampio”. Sulla conclusione del quale regna ancora incertezza. Secondo gli oliveriani sarebbe un’incertezza relativa soltanto ai tempi. Secondo gli ambienti del Nuovo Centrodestra, invece, i commissari sarebbero “blindati” ancora per lungo tempo.

 

Certo è che l’ultimo incontro tra Oliverio e Gentiloni non ha avuto gli effetti sperati dal governatore e che il Consiglio dei ministri continua a non mettere in agenda la fine del commissariamento calabrese. Mercoledì Oliverio sarà nuovamente a Roma per incontrare il ministro Delrio sulla vicenda relativa all’aeroporto dello Stretto. L’occasione potrebbe essere utile per proseguire anche la trattativa nel suo complesso.

 

 Riccardo Tripepi