CATANZARO - Un sottosegretario per la Calabria. E’ quanto chiedono alcuni esponenti di punta del Nuovo Centro Destra calabrese al loro leader Angelino Alfano. La richiesta segue quella già formulata dal sottosegretario Alberto Sarra e dal consigliere regionale Claudio Parente. Il presupposto è il quasi 12% di voti raggranellati in tutta la Calabria dall’Ncd nell’ultima competizione elettorale.

 

Firmatari. “Un risultato che non può non vedere premiato lo sforzo messo in campo da una classe dirigente che ha ottenuto, con quasi il 12%, l’unico dato in doppia cifra in Italia”. La firma a margine della nota indirizzata ad Alfano è degli assessori regionali Mario Caligiuri, Luigi Fedele, Francesco Pugliano, Nazzareno Salerno, Demetrio Arena ed il sottosegretario Giovanni Dima. Tutti scopellitiani della prima ora, tutti sostenitori dell’ex governatore, grande deluso di questa campagna elettorale che nelle ultime ore è stato avvistato a Roma, a colloquio proprio con il ministro dell’Interno e leader del Nuovo Centrodestra.

 

Determinanti. “Alfano - sostengono gli esponenti della giunta regionale – deve prendere atto di questo risultato e dare il giusto riconoscimento a una terra che, ancora una volta, si è dimostrata determinante per il Nuovo Centro Destra. Il ruolo di sottosegretario, dopo le vicende che hanno interessato il Senatore Gentile, deve essere assegnato ad un rappresentante del Nuovo Centro Destra che, concordemente con il gruppo dirigente - concludono gli assessori regionali Mario Caligiuri, Luigi Fedele, Francesco Pugliano, Nazzareno Salerno, Demetrio Arena ed il sottosegretario regionale Giovanni Dima - dovrà essere individuato per continuare a dare quelle risposte che chiedono i calabresi".

 

Il candidato. Il maggiore indiziato è proprio Giuseppe Scopelliti che, dopo l’addio a palazzo Alemanni e il mancato trasferimento a Strasburgo, non direbbe certamente no ad un ruolo di sottogoverno.  Una richiesta che tuttavia è destinata a scontrarsi con il ridimensionamento dell’Ncd a livello nazionale e il rafforzamento del premier Renzi e del Partito Democratico.