A chiederlo in una nota un gruppo di consiglieri: «È scorretto che continuino a mantenere il ruolo e a percepire l'indennità»
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«Nessuna legge impedisce la candidatura a consigliere regionale di chi possiede già una carica di amministratore locale, tuttavia troviamo politicamente discutibile ed eticamente scorretto il fatto che degli assessori, per anni impegnati nel governo della città di Cosenza, restino in carica durante la campagna elettorale, ricavandone un duplice vantaggio: quello della visibilità data dalla loro carica e quello del paracadute qualora non venissero eletti». A chiedere in una nota le dimissioni degli assessori di Cosenza candidati alle elezioni regionali sono Damiano Covelli, Carlo Guccione, Alessandra Mauro, Bianca Rende, Francesca Cassano, Enrico Morcavallo.
«Mantenere il posto e i relativi emolumenti per ogni eventualità è qualcosa che possiamo umanamente capire ma che eticamente non possiamo non censurare.
Peraltro - si legge ancora nella nota - pur comprendendo le legittime aspirazioni personali, ci chiediamo con quali motivazioni potrebbero tornare a fare gli assessori per la Città in caso di mancata elezione: se si proiettano verso la Regione vuol dire che considerano esaurita la propria esperienza comunale e che cercano nuovi stimoli. Il Sindaco intervenga subito ritirando le deleghe agli assessori che usano la giunta come trampolino di lancio per appagare ambizioni personali e sono già pronti a spostarsi a Palazzo Campanella. Si ridia valore alla politica con la P maiuscola: non basterà un rimpasto di giunta dopo le elezioni a fare ammenda».