«Reggio Calabria deve essere un'opportunità per il Sud ed il Paese». È iniziata allo stabilimento Hitachi la visita in città del vicepresidente della Camera dei Deputati, Ettore Rosato. Il presidente nazionale di Italia viva, in compagnia del sindaco facente funzione Paolo Brunetti, dell'assessore alle Attività produttive, Angela Martino, e dei consiglieri metropolitano e comunale, Giovanni Latella e Giuseppe Cuzzocrea, ha visitato - ieri - lo stabilimento di Torre Lupo usando parole d’elogio non solo per una realtà fondamentale all'intero del tessuto economico e sociale reggino, ma soprattutto per l'alta professionalità dimostrata dai lavoratori.

Un entusiasta Brunetti – che sottolinea il «costruttivo canale di dialogo aperto con il vicepresidente della Camera» - ha parlato di grande sensibilità e attenzione manifestata da Rosato nei confronti della nostra città. «L'occasione - ha spiegato il sindaco Brunetti - è stata utile per visitare i nuovi spazi allestiti ed organizzati dalla multinazionale giapponese all'interno dello stabilimento cittadino. Il management Hitachi, al quale va la mia personale gratitudine e quella dell'intera amministrazione per il grande lavoro che sta svolgendo sul territorio, ancora una volta ha dato ampia dimostrazione di credere nella nostra realtà produttiva continuando ad investire nella crescita di una delle migliori industrie del Mezzogiorno d'Italia». 

Rosato: «Semplificare per dare risposte alle imprese»

Nel pomeriggio nella sede di Confindustria, Rosato ha partecipato al seminario "Ripartenze e Riforme: giustizia e impresa" durante il quale alla presenza, tra gli altri, del presidente degli industriali reggini Domenico Vecchio, del Magnifico Rettore dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria Marcello Zimbone, e del Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, Rosario Infantino, si è parlato di Pnrr e ADR prospettive per le imprese e per gli avvocati.

«Qui è fondamentale soprattutto sburocratizzare, semplificare e – ha detto Rosato - rendere più rapide le procedure amministrative non solo dello Stato ma anche delle Regioni, dei Comuni, fare uno sforzo di tutte le pubbliche amministrazioni per poter dire sì rapidamente alle imprese, o anche no, ma insomma dare delle risposte che siano efficienti, in una logica di grandi opportunità che ci sono. Perché ci sono molte risorse da investire ma ci vogliono progetti seri e ci vuole la capacità di rispondere a questi progetti con amministrazioni che siano in grado di dare effettivamente un esito rapido».

L’attuale scenario, post covid, e l’aggravarsi della situazione internazionale però rischiano di complicare una situazione che non è fluida: «Purtroppo c'è la guerra e le immagini di sangue che ogni giorno invadono e segnano la nostra vita prima di tutto. Ma questo ha anche un risvolto economico. Lo ha sul costo dell'energia, lo ha sul costo delle materie prime e lo ha sul prezzo del pane e del grano. È quindi evidente che tutte le scelte che dovrà fare la pubblica amministrazione in Europa rispetto al Pnrr andranno lette anche alla logica e alla luce di quello che sta accadendo. Poi io penso che noi intanto dobbiamo spendere bene le risorse che abbiamo, dopodiché discuteremo delle altre risorse che arriveranno. Intanto facciamo progetti, presentiamoli e cerchiamo di essere all'altezza della sfida che abbiamo»