«Il mercato è concluso, la maggioranza è garantita grazie ai nuovi acquisti, la squadra del sindaco Sergio Abramo è pronta a scendere in campo. Lo fanno per i cittadini e non per interessi personali, lo fanno per il bene dei catanzaresi e non per loro stessi».

 

Lo afferma il consigliere dimissionario del Comune di Catanzaro Fabio Celia -  lo scorso 31 gennaio ha ufficialmente lasciato il movimento Fare per Catanzaro - che con ironia commenta l’accordo che rilancia l’amministrazione Abramo, «in barba a dimissioni date o annunciate - sottolinea in una nota Celia - e senza rendere conto dello show mediatico di basso profilo caratterizzato da liti pubbliche ed accordi che alla fine vengono sanciti nel buio delle stanze del potere».

«A Catanzaro la politica sfrutta il bisogno dei cittadini»

«Catanzaro - evidenzia - è dominata dalla logica della clientela e la politica sfrutta il bisogno dei cittadini. La città ha sempre bisogno, nonostante 20 anni di governo di Abramo. Proprio lui, e coloro che con lui oggi abusano ancora una volta della città e dei cittadini, ha generato ulteriore bisogno, amministrando con l’unico scopo di mantenere sempre e comunque il potere. In questa legislatura già nel 2017 la compravendita di consiglieri comunali pro Abramo è cominciata, poi è spudoratamente proseguita, sempre in nome della poltrona. Loro – continua ancora Celia – la chiamano strategia politica e ne vanno fieri, io li definisco mercenari che si vendono, ognuno con il suo prezzo, e mi vergogno per loro».

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«L’amministrazione dimostri trasparenza»

Il consigliere dimissinario replica inoltre alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal dirigente comunale Antonio De Marco, in merito all’Agenda Urbana. «Stimo il dott. De Marco – precisa Celia – ma non condivido affatto ciò che ha dichiarato, in quanto dietro a quanto da lui illustrato esiste tanto altro. Verità e trasparenza, ostentate per tentare di mitigare l’onta mediatica subita dalla città, non possono limitarsi comunque all’Agenda Urbana. Vedremo la stessa cosa sul piano relativo alle periferie, sul Psc e su Giovino?».

 

«Se la medesima verità e l’identica trasparenza verranno fuori in tutto questo, allora questa maggioranza, nuova ma sempre uguale, ne avrà merito riconosciuto. Intanto – fa presente – si faccia un primo passo per dimostrare le buone intenzioni per ora solo millantate, rendendo pubbliche e leggibili nel contenuto le seguenti determine: la numero 730 del 3 marzo 2014, la 853 dell'11 marzo 2014, e la numero 2798 del 5 settembre 2014. In attesa di assistere a tali auspicabili eventi, prendiamo atto di ciò che invece è accaduto e si è consumato».

 

«Catanzaro, in questo momento - conclude Celia - è guidata e controllata da una classe politica svuotata di ideali, programmi, progetti e prospettive per la città. Ma è piena di personaggi che tutelano loro stessi per appagare ambizione ed interessi individuali. E vanno sempre avanti insieme, senza il minimo pudore, uniti nell’obiettivo. Fare il bene di Catanzaro e dei catanzaresi forse? No, purtroppo il fine non è così nobile».