Il consigliere comunale dimissionario, Fabio Celia, commenta l’evolversi della crisi politica nella quale è piombato il Comune di Catanzaro, ma dalla quale sta risorgendo il solito sistema di potere e controllo della città capoluogo della Calabria: «C’è chi afferma che non si ricandiderà mai più, chi addirittura le dimissioni le annuncia e poi si nasconde. C’è chi manifesta il desiderio fremente di sparire il più in fretta possibile. Eppure sono tutti lì, al loro posto, soldatini di generali abituati a dominare. Loro sono abituati ad essere servi, pur di godere della poltrona e dei privilegi annessi. Vendono l’anima al diavolo e lo fanno consapevolmente», sostiene in una nota stampa.

Così «Questi personaggi, eletti dai cittadini e rappresentati dei cittadini, agiscono esclusivamente a tutela di interessi particolari e personali, diventando – prosegue Celia – perfettamente strumentali all’obiettivo del sindaco Sergio Abramo. Lui, che governa e controlla la città a suo piacimento e per volontà di chi è con lui e come lui da decenni. E i catanzaresi? Cosa altro dovrà accadere affinché comprendano di essere vittime di questo sistema?».


«Abramo governa senza maggioranza»

Celia parla così della sua esperienza in Consiglio comunale: «I catanzaresi sappiano che durante le commissioni consiliari, consiglieri dello stesso gruppo hanno avuto acerrime liti tra di loro, arrivando persino alle mani. Da anni - aggiunge - Abramo governa senza avere la maggioranza, ma alla fine tira avanti e prosegue ritrovandosi puntualmente la maggioranza dell’occorrenza. Ora, accade che Abramo, il gruppo Catanzaro da Vivere e Forza Italia abbiano trovato la quadra per proseguire nonostante tutto quello che è successo. Si odiano, si combattono a colpi di sfiducia reciproca, arrivano a gesti plateali ed eticamente vergognosi. Eppure, sono sempre lì, insieme, a dominare la città, controllando ogni cosa, gestendo tutto».

Il sistema Catanzaro

Perché accade questo? Per quale interesse comune si ritrovano ogni volta e vanno avanti senza il minimo pudore?, si domanda il consigliere dimissionario: «Il sistema esiste – conclude Celia -. Dietro le loro guerre e i loro armistizi, che da anni si ripetono, cosa si nasconde? I catanzaresi lo comprendano in fretta e diano inizio ad una concreta svolta per togliere il potere a chi, senza ombra di dubbio, ha interessi esclusivamente personali. Di certo, a queste persone non interessa Catanzaro e non interessano i catanzaresi. Esistono solo loro, le loro poltrone e i loro accordi segreti, che devastano la vita di migliaia di cittadini. Tuttavia, anche i cittadini hanno le loro responsabilità».

Quanto accade a Catanzaro, a giudizio di Celia, è sotto gli occhi di tutti: «Tutti noi catanzaresi non abbiamo più scuse. O siamo contro questo sistema, e votando democraticamente lo dimostreremo, oppure saremo chiaramente complici. E se così sarà l’anima al diavolo non l’avremo venduta, ma regalata».