«Il cambio di schieramento effettuato dal senatore Antonio Gentile, e da altri ex esponenti di Alternativa popolare, a pochi mesi dal voto delle politiche e a poche ore dallo scioglimento delle Camere è un atto di grave irresponsabilità politica e spregiudicatezza senza precedenti. Dimostra in maniera chiara uno scadimento di valori e di etica pubblica, porta a galla l’unico vero interesse in grado di far breccia nelle azioni e nelle scelte di taluni personaggi, ovvero la conservazione di postazioni e l’opportunismo politico. Nelle loro menti non c’è spazio per l’interesse collettivo, per il bene comune, per i problemi e le esigenze dei più.

 

E questo lo sanno bene anche in Forza Italia, a cui ora spetta gestire ambizioni di carriera, richieste di candidature e di crescenti spazi di potere dentro al centrodestra da parte degli ultimi arrivati.

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Ciò che risulta insopportabile è che il senatore Gentile non si sia ancora dimesso dalla postazione di Governo, che ricopre nella veste di sottosegretario. Come è possibile affiancare il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e nel contempo dichiarare di votare per Silvio Berlusconi? Gentile sta offrendo un indecoroso spettacolo di arroganza e dispregio delle istituzioni, ma su questo siamo certi arriverà presto il giudizio chiaro degli elettori».

 

Luigi Guglielmelli, segretario federazione Pd Cosenza

 

Gino Murgi, segretario federazione Pd Crotone,

 

Gianluca Cuda, segretario federazione Pd Catanzaro

 

Vincenzo Insardà, segretario federazione Pd Vibo Valentia

 

Giovanni Puccio, coordinatore Pd area metropolitana di Reggio Calabria