«La questione della disabilità in Calabria, non può e non deve essere un problema solo delle famiglie interessate ma deve appartenere, in maniera civile, alla comunità intera, partendo dalla politica». Sono queste le parole del capogruppo in Consiglio Regionale di “De Magistris Presidente”, Ferdinando Laghi, a margine del caso verificatosi a Catanzaro dove, recentemente, i media hanno riportato il caso di un bimbo di 10 anni affetto da autismo che ha avuto difficoltà a utilizzare appieno una piscina comunale, gestita da una società privata.

A denunciare la questione è stata proprio la mamma del bambino che in un commento pubblico ha lamentato come «le persone con autismo non siano accettate dalla comunità e, quindi, incluse, con conseguente danno psicologico che alzerà un muro ancora più alto verso l’altro». Aggiungendo: «Ci chiediamo, come famiglie, quale sia il risultato sociale e morale di questa trama ripetitiva e sconcertante. Si spera che il Coni, in quanto supervisore della attività sportive, prenda provvedimenti in merito».

Decisa la posizione del consigliere Laghi che si è detto “pienamente solidale” con la mamma, esprimendo altresì il proprio sconcerto e dolore, da padre, medico e, infine, politico sull'accaduto. «Il Consiglio Regionale - afferma Laghi - ha approvato una mia proposta di legge sull'introduzione, anche in Calabria, del Garante delle Persone con disabilità, che è, con ogni evidenza, il naturale destinatario di questi e analoghi accadimenti. La sua nomina dovrebbe essere ormai imminente, così da dare alle Persone con disabilità ed alle loro famiglie un punto di riferimento certo e costante. E compiere così un altro passo avanti per rendere la Calabria un posto più inclusivo e civile».