«L'auto ricandidatura camuffata da investitura libera e democratica del presidente della Regione è la più importante notizia che potessero ricevere le forze politiche seriamente impegnate a costruire un'alternativa valida e credibile al suo esecutivo scarso e anonimo». È quanto dichiara l’onorevole della Lega, Domenico Furgiuele, in merito alla candidatura di Mario Oliverio alle prossime elezioni regionali del novembre 2019.


Secondo il deputato lametino, «con la ormai prossima sceneggiata dell'incoronazione "spontanea" ad opera di un certo numero di sindaci che - sia ben chiaro - non sono grandi elettori, ma sindaci di comunità, molte delle quali hanno già girato le spalle al Pd e al governatore in scadenza, si conclude il cammino politico di un Presidente che sta governando male, ma che viene consigliato peggio da gente notoriamente "amatissima" dall'elettorato calabrese».


«Per questo – prosegue Furgiuele -, l'incoronazione forzosa in questione è il favore più grande che potevamo avere noi intenzionati a rivoluzionarla davvero la regione, iniziando dall'interno, da quegli uffici della Cittadella in cui si è fatto finta di mettere ordine. Perché se non disponi di una squadra dirigenziale e amministrativa all'altezza della domanda di cambiamento che proviene dalla Calabria più sana, non vai da nessuna parte. Così come non farai strada alcuna se mortifichi il valore della rappresentatività dei territori mettendo da parte i consiglieri regionali, confinandoli ad un ruolo sostanzialmente notarile, e varando giunte 'tecnico-militari' totalmente scollate dalla società civile».


Furgiuele è convinto che «la parata di lunedì 17 settembre sarà l'inizio dei titoli di coda di una esperienza tutt'altro che lusinghiera. La mia speranza – conclude - è nessuno di coloro i quali finora si sono detti alternativi, si accodi agli stessi titoli».

 

LEGGI ANCHE: