Che qualcosa non andasse nella conta delle preferenze espresse per il collegio proporzionale del Senato, alle politiche del 4 marzo, si era capito subito, già all’indomani delle operazioni di voto, quando erano cominciati a filtrare i primi dati ufficiosi sui risultati. Troppe le difformità tra i numeri raccolti nelle singole sezioni dai rappresentanti di lista e quelli riportati dalla Corte d’Appello a Catanzaro.

 

Errori marchiani di trascrizione

Ed in effetti, ad un controllo appena più approfondito, le anomalie sono balzate subito all’occhio, alcune addirittura macroscopiche. Nella maggior parte dei casi in fase di trascrizione sono state invertite le colonne di Forza Italia e Fratelli d’Italia, ma ci sono anche circostanze in cui alla Lega sono stati erroneamente attribuiti i voti dell’intera coalizione, come ad esempio, nel caso della sezione 6 di Caulonia in cui, delle 145 preferenze assegnate al partito di Salvini, ben 107 erano a favore di Forza Italia. Le inesattezze erano state segnalate per tempo e sarebbe bastato un po’ di buon senso per evitare un pastrocchio. Invece si è voluto ugualmente procedere alla proclamazione, rinviando tutto alla giunta per le elezioni.

 

Il responso della Giunta per le elezioni

E la giunta per le elezioni si è riunita e ha dato un primo responso: Fulvia Caligiuri oggi dovrebbe sedere a Palazzo Madama. Per l’effetto domino della Legge elettorale, Matteo Salvini doveva essere proclamato nel Lazio al posto di Cinzia Bonfrisco cui non spettava il seggio. Le reazioni della senatrice mancata (per il momento) al microfono di Salvatore Bruno