Il sindaco di Cosenza impegnato su due fronti: nella Capitale si propone come antagonista a Occhiuto, nel capoluogo bruzio ha pronti i tasselli mancanti alla giunta comunale monca da un anno e mezzo
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Riunione di maggioranza convocata per venerdì. I consiglieri che sostengono Franz Caruso a Palazzo dei Bruzi hanno ricevuto la chiamata da parte del primo cittadino che ieri pomeriggio ha incontrato il segretario provinciale del Partito Democratico di Cosenza Vittorio Pecoraro ed altri big locali. Argomento del summit il rimpasto di giunta, che il sindaco ama definire rimodulazione. La sua squadra di governo, come noto, è monca di due caselle da quasi un anno e mezzo, vale a dire da quando salutò l’assessore al Bilancio Francesco Giordano e da quando si consumò la rottura con la vicesindaca con la delega all’Ambiente Maria Pia Funaro.
Se per i conti del Municipio toccherà ad un altro tecnico, il nome che spetta ai democrat è quello di Maria Locanto, presidente della Federazione bruzia e gradito al senatore Francesco Boccia, con il quale Caruso ha un rapporto diretto fin dai tempi della campagna elettorale. Già a novembre gli palesò le sue intenzioni in una sortita capitolina accompagnato dal capo di gabinetto Luigi Incarnato. Quello, tuttavia, non è rimasto l’unico viaggio nell’Urbe, perché la macchina organizzativa verso la tanto agognata candidatura alle Regionali del 2027 (o di fine 2026) ha prodotto almeno altri due incontri di un certo spessore.
Gli incontri con Provenzano e Conte
Il primo ha riguardato sempre il PD. Il presidente del consiglio di Cosenza, Giuseppe Mazzuca, ha fatto da gancio con Peppe Provenzano e Marco Sarracino. I pezzi da novanta della segreteria di Elly Schlein, nonché della corrente di Orlando, non hanno mosso obiezione verso le legittime aspirazioni di sfidare Roberto Occhiuto, ma da ciò che si sussurra, servirebbe una tessera dei democrat in tasca quale lasciapassare e per la benedizione definitiva del Nazzareno. Il secondo viaggio nella Capitale, favorito dai rapporti con l’europarlamentare Pasquale Tridico, è servito per fare il punto con Giuseppe Conte, da poche settimane nuovo lider maximo del Movimento 5 Stelle.
All’ex premier è stato presentato il buon governo della città dei bruzi ed evidenziato l’impegno dell’unico assessore che il M5S vanta in Calabria. Nella sua giunta, infatti, compare Veronica Buffone che detiene le deleghe al Welfare e alla Protezione Civile. Il progetto di Franz Caruso è di riproporre in chiave regionale quel campo largo che ha strappato la poltrona di sindaco a Forza Italia nel 2021, partito che l’ha occupata con Mario Occhiuto per due lustri.
Ad accostare il proprio nome alle Regionali è stato di recente proprio il sindaco di Cosenza. Durante lo scambio di auguri natalizio con la stampa, evidenziò «di essere a disposizione qualora chiamato della mia parte politica». Aggiunse quindi una frecciata al governatore. «Non mi sono mai auto candidato, non credo alle auto candidature e nemmeno alle auto ri-candidature. Io sono a disposizione di un territorio che dobbiamo rilanciare non sui social - chiosò - ma con cose concrete».
La composizione del Consiglio comunale di Cosenza
Nel 2024 appena terminato sono stati diversi i cambi di casacca nel Consiglio comunale di Cosenza. Due le situazioni più eclatanti: l’addio tra veleni e polemiche di tre consiglieri al gruppo consiliare del Pd e il passaggio di Francesco Luberto in Forza con la conseguente creazione del monogruppo Azzurri per Cosenza. All’opposizione anche Bianca Rende (Bianca Rende Sindaca), Francesco Spadafora, Ivana Lucanto e Giuseppe d’Ippolito (FdI), Francecsco Cito e Alfredo Dodaro (Occhiuto per Caruso), Antonio Ruffolo (Forza Cosenza), Francesco Caruso e Michelangelo Spataro (Cosenza per Sempre).
Nella larga, ma lamentosa, maggioranza Ivan Commodaro, Chiara Penna, Caterina Savastano e Francesco Turco (Franz Caruso sindaco), Francesco Alimena, Massimiliano D’Antonio, Assunta Mascaro, Giuseppe Ciacco e Concetta De Paola (Pd), Francesco Graziadio, Aldo Trecroci e Gianfranco Tinto (Democrazia e Partecipazione), Raffaele Fuorivia, Antonello Costanzo e Andrea Golluscio (PSI), Roberto Sacco, Alessandra Bresciani e Mimmo Frammartino (Gruppo Misto).