Forza Italia sposa la linea di Roberto Occhiuto e, in commissione Bilancio alla Camera, chiede di azzerare i tagli agli ospedali introdotti dal ministro Raffaele Fitto. È l’ennesimo corto circuito per la maggioranza di centrodestra su un tema caldo come la sanità. E si è materializzato ieri, dopo la pausa pasquale, sotto forma di un emendamento firmato dai deputati azzurri Francesco Cannizzaro e Mauro D’Attis sul decreto Pnrr: i due forzisti chiedono di sopprimere o modificare (inserendo la frase “previa intesa in Conferenza unificata”) il comma 13 dell’articolo 1, lo stesso che fa evaporare 1,2 miliardi destinati alla messa in sicurezza e adeguamento antisismico delle strutture.

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La norma, criticata anche dalla Corte dei conti, prevede che le Regioni realizzino gli interventi con un fondo statale per l’ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico. Che la frattura non sia trascurabile lo dimostra anche un altro dettaglio: l’emendamento di Cannizzaro e D’Attis che chiede la soppressione del comma 13 (cioè la cancellazione dei tagli agli ospedali) è identico a un altro emendamento presentato dall’opposizione, con la parlamentare del Pd Chiara Braga come prima firmataria e il deputato calabrese Nico Stumpo tra i promotori. 

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LaC News24 ha anticipato il contenuto dell’intervento normativo, che prevede un taglio di circa 54 milioni di euro per gli interventi previsti negli ospedali in Calabria e ha provocato la reazione stizzita di Occhiuto. Il governatore ha addirittura minacciato di lasciare il proprio ruolo di commissario alla Sanità e, sempre ai microfoni del nostro network ha definito «lunare» un approccio che taglia «risorse già a disposizione della Calabria per l’edilizia sanitaria» per utilizzarle a copertura del Pnrr.

Fitto, da parte sua, ha sempre sostenuto che non c’è alcun taglio. La risposta di Forza Italia è arrivata ieri con la presentazione con l’emendamento che sollecita un netto passo indietro sull’iniziativa del ministro.

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Non è l’unico, peraltro. Un secondo emendamento firmato dal solo Cannizzaro chiede, se la soppressione dei tagli non passerà, di “salvare” almeno le regioni sotto piano di rientro. E suggerisce di aggiungere un comma ad hoc per la Calabria, che dovrebbe autorizzare la spesa di ulteriori 50 milioni nel 2024 e altrettanti nel 2025 per completare i piani previsti dall’accordo di programma tra Mef, ministero della Salute e Regione per gli investimenti nel settore sanitario.