Si assestano gli equilibri nei vari schieramenti politici dopo l’ultima tornata elettorale regionale dello scorso 26 gennaio. L’ultimo sondaggio Swg per il Tg diLa7 ha fotografato le intenzioni di voto aggiornate al 10 febbraio.

 

Nel centrodestra la Lega di Matteo Salvini rimane il primo partito con il 32%, seppur perdendo un punto percentuale, mentre continua la scalata di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, che guadagna un altro 0,6% e sfiora l'11%, fermandosi al 10,8% e radicandosi ormai in doppia cifra.

 

Verosimilmente Fdi continua ad erodere consenso a Forza Italia e a Silvio Berlusconi che, invece, perde quasi un punto percentuale scendendo al 5,4%. Un dato assai preoccupante per gli azzurri anche in vista delle trattative per la scelta dei candidati nelle Regioni che saranno chiamate al voto il prossimo 31 gennaio.

 

Se si considera anche il misero 2,5% raccolto in Emilia Romagna ci sarebbe da suonare il de profundis per il partito del Cavaliere che ha tenuto soltanto in Calabria. La nostra Regione, al momento, con percentuali clamorose se al 12,34% raggiunta dalla lista Fi si aggiungono i dati di Jole Santelli Presidente e Casa delle Libertà, da considerarsi costole azzurre. Il totale supera abbondantemente il 25% e ha attirato attenzioni di Silvio Berlusconi e Antonio Tajani che hanno accompagnato l’avventura di Jole Santelli dal primo all’ultimo momento.

 

Un partito solo calabrese, però, non avrà grande respiro. E per questo da più parti si invoca una riorganizzazione del partito anche guardando a possibili apparentamenti con forze liberali e moderate. Primo della lista, ovviamente, Matteo Renzi che con la sua Italia Viva continua a stentare, superando di poco il 4% secondo il sondaggio Swg. Italia Viva in Calabria non ha presentato liste alle regionali, ma per come affermato dal senatore Ernesto Magorno in una recente intervista ha garantito che presenterà i propri candidati ai prossimi appuntamenti elettorali, a cominciare dalle comunali di Reggio Calabria. Magorno non ha detto, però, all’interno di quale schieramento sarà presente il partito, a conferma del momento di grande fermento che attraversa l’area di centro a livello nazionale.

 

Dall’altra parte dell’arco costituzionale, secondo gli ultimi sondaggi, il Pd di Nicola Zingaretti continua a crescere con un aumento di un punto che lo porta al 20,7%, mentre è stabile il M5S al 14%. L’alleanza che sostiene il governo di Giuseppe Conte, dunque, rimane minoranza a livello nazionale e non pare poter prescindere da un’alleanza per poter avere possibilità di vittoria ai prossimi appuntamenti elettorali.