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"Verdini? Per il momento sono saldamente in Forza Italia". Il consigliere regionale Ennio Morrone deciso a ricorrere al Tar contro l'espulsione da Forza Italia stabilita dai vertici nazionali del partito, su richiesta della coordinatrice calabrese Jole Santelli dopo il 'tradimento' di Occhiuto. "Resterò fino alla fine - ribadisce Morrone- vediamo cosa succede e ci regoleremo".
Ai microfoni di LaC mostra sicurezza Morrone, che lancia fendenti contro la Santelli, contro Tallini, contro tutti quegli esponenti politici di Forza Italia che in queste ore lo attaccano attraverso la stampa. "Penso che Tallini abbia avuto un corto circuito" ha scherzato Morrone, rinviando al momento in cui "starà bene" una eventuale replica alle sue accuse. Respinge anche la richiesta di dimettersi dalla Commissione di Vigilanza, arrivata oggi dal consigliere Giuseppe Mangialavori.
"E' la banda dei quattro - attacca Morrone - hanno organizzato un complotto per isolarmi sempre di più, ma è chiaro che non mi farò isolare dai dilettanti della politica. Mangialavori si impegni a cercare di rimanere in Consiglio regionale".
La sfiducia a Occhiuto era ormai inevitabile, spiega il consigliere Morrone, che ringrazia il figlio Luca per aver fatto prevalere la "politica" rispetto "all'amicizia" che lo ha sempre legato a Mario Occhiuto. Anche a "costo di apparire come traditore" abbiamo fatto una scelta, perchè "ormai impossibilitati a porre rimedio". Ora il confronto alle elezioni con l'ex alleato, dalla parte opposta della barricata.