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“Un partito che ha dovuto subire una serie infinita di miniscissioni (Alfano, Fitto, Verdini) ha il dovere di riorganizzarsi sul territorio e ripartire. In Calabria, dopo la sconfitta delle regionali, Forza Italia è riuscita a rilanciarsi con la vittoria nelle principali città dove si è votato.
Il partito ha bisogno soprattutto di politiche inclusive, che puntino a recuperare energie e consensi, e non certo di azioni che invece sono mirate all’autoisolamento, sull’altare del motto caro a Renzo Arbore “meno siamo, meglio stiamo”.
E’ stata questa la logica perversa che ha portato – unico caso nella storia politica calabrese e forze nazionale – all’esclusione dal gruppo di Forza Italia dei due consiglieri regionali primi eletti nelle Circoscrizioni nord e centro.
Jole Santelli non è immune da errori. E’ stata chiamata dal presidente Berlusconi a gestire una fase difficile e una “onorevole sconfitta annunciata”, missione obiettivamente difficile. Forse ha sbagliato ad accogliere a braccia aperte candidati che venivano dal Nuovo Centrodestra di Alfano, gli stessi che oggi, invece di essergliene grati,l’attaccano violentemente.
Non abbiamo traccia di interventi critici nei confronti del coordinatore regionale quando, ad esempio, il partito ha deciso di lasciare cadere la richiesta di referendum statutario che avrebbe messo in ginocchio il balbettante governo Oliverio.
Gli attacchi odierni ci sembrano ispirati più da questioni personali o dalla ricerca di ulteriori spazi che non da tematiche politiche. La nomina dei coordinatori nelle province di Catanzaro e Vibo Valentia ha rappresentato, al di là dei nomi, un’esigenza non rinviabile con due obiettivi primari: frenare l’emorragia causata dalle scissioni e rilanciare l’attività politica e organizzativa in vista delle prossime scadenze elettorali amministrative.
Il fatto che la scelta sia ricaduta su due consiglieri regionali non ha una grande importanza. La ratio che ha ispirato il coordinatore regionale è stata piuttosto quella di impegnare le persone che hanno dimostrato negli anni e con coerenza di avere radicamento sul territorio e capacità di portare a sintesi le varie anime del partito.
E’ ciò che ci impegniamo a fare, nell’interesse supremo del partito, con uno spirito super partes che tutti potranno, a breve, verificare direttamente.
In questa fase, Forza Italia ha più che mai bisogno di unità. Noi ci auguriamo che anche per le altre province calabresi siano individuati coordinatori – a prescindere dal loro ruolo istituzionale – che abbiano entusiasmo, passione, voglia di fare.
C’è bisogno di mettere in campo un’opposizione ancora più dura e intransigente al governo regionale di centrosinistra e pertanto il ruolo dei consiglieri regionali sarà naturalmente esaltato.
C’è bisogno di vincere le elezioni amministrative, a cominciare da quelle di Cosenza che dovranno vedere la riconferma del buon governo del sindaco Mario Occhiuto, attorno al quale sarà necessario mettere assieme una coalizione forte e articolata.
Questi sono i compiti affidati a Jole Santelli, ai suoi vice Wanda Ferro e Roberto Occhiuto, ai gruppi consiliari del centrodestra, ai coordinatori provinciali. Se ci sono soluzioni per allargare i livelli di responsabilità del partito nelle varie realtà, tutto può essere discusso serenamente e democraticamente. Ciò che oggi non possiamo permetterci è presentare un’immagine del partito frammentata e rissosa.
Riteniamo che responsabilmente non possa essere messa in discussione la leadership dell’on. Santelli che gode, peraltro, della piena fiducia del presidente Berlusconi e dell’intero gruppo dirigente nazionale".