Volano gli stracci in Forza Italia. E questa non è certo una notizia, considerato che il partito (calabrese, reggino e nazionale) ha conosciuto negli ultimi anni scontri e diaspore interne tali da ridurlo ad essere il quarto partito italiano con un’erosione di quasi 20 punti percentuali rispetto ai tempi d’oro.

 

La novità è che, stavolta, i diktat della coordinatrice Jole Santelli oltre ad avere avuto l’effetto di creare una spaccatura con il vice coordinatore regionale Nino Foti, sono riusciti nel miracolo di sanare una vecchia frattura: e cioè quella tra il presidente della Provincia Giuseppe Raffa e lo stesso Foti.

 

I due, come si ricorderà, avevano costruito in riva allo Stretto un asse di ferro in contrapposizione allo strapotere di Scopelliti e della sua corrente, arrivando ad imporre la candidatura di Raffa alla Provincia. Raffa e Foti avevano poi cercato di guadagnare spazio nel partito denunciando in più occasioni una gestione poco democratica da parte della Santelli. Poi anche loro avevano finito con il litigare. Per il presidente Raffa, Nino Foti aveva assunto posizioni troppo deboli nei confronti dei piani alti e aveva quindi deciso di prendere le distanze creando un proprio movimento “Idea Calabria”.

 

La nomina dei due subcommissari Nicolò e Cannizzaro da parte della Santelli ha avuto l’effetti taumaturgico di riavvicinarli. La prova si è avuta ieri all’iniziativa che Foti aveva organizzato per rilanciare l’azione di Forza Italia e che è stata boicottata dal resto del partito. Nessuno degli eletti si è presentato all’appuntamento ubbidendo a ordini di scuderia che sarebbero stati diffusi via sms nelle ore precedenti l’incontro. Neanche il capogruppo in Consiglio Alessandro Nicolò si è fatto vedere, nonostante risultasse tra i relatori previsti.

 

A sorpresa, invece, è arrivato il presidente Raffa.  «Non sopporto le ingiustizie – ha spiegato Raffa – mentre entrava nella sala del convegno comunque piena di militanti – e quello che hanno fatto oggi è una vera ingiustizia». Il presidente della Provincia ha poi spiegato di non avere mai fatto un passo contro Fi, ma anzi di essere perfettamente in regola con i pagamenti delle quote e del tesseramento.

 

Foti, dal canto suo, lo ha ringraziato pubblicamente per la presenza e ha ribadito le sue ragioni. «L’incontro di oggi nasce per dibattere sul futuro del territorio e del partito in vista dei congressi. Era propedeutico rispetto ai congressi di primavera. Non pensavo che ci sarebbe stata un’attività censoria nei confronti di chi rappresenta la storia del partito».

 

E non è la sola stoccata che Foti riserva alla Santelli. «Per di più tutte queste nomine fatte senza consultare la base servono solo a creare divisioni e non cambiano di una virgola lo scenario: il partito rimane comunque commissariato. Non si capisce poi – ha detto ancora Foti – il motivo per il quale è partita questa corsa ad accaparrarsi cariche vuote quando ci sarebbero problemi assai gravi da risolvere a partire dai bisogni della gente cui non pensa più nessuno».

 

Riccardo Tripepi