L'interpartitica in vista delle comunali spacca gli azzurri. La corrente di Nino Foti annuncia battaglia. Cannizzaro però incassa la presenza della Lega che al tavolo è stata rappresentata da Furgiuele e Gullace. Si cerca il nome del candidato unitario
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Dopo il T Hotel di Feroleto Antico, è la volta dell’Hotel Excelsior di Reggio Calabria. Forza Italia, squassata dalle polemiche dopo la riunione del coordinamento regionale e le fughe di notizie poi smentite dagli stessi protagonisti, si ripete a livello locale.
Il coordinatore provinciale di Forza Italia Francesco Cannizzaro, senza confrontarsi con metà partito, ha proceduto a convocare una riunione interpartitica per avviare la discussione per la scelta del candidato sindaco. Tralasciando di invitare il vice responsabile nazionale degli Enti Locali Nino Foti e i diretti interessati nella campagna, compreso Pino D’Ascoli cui era stata chiesta la disponibilità a candidarsi alla carica di primo cittadino, appena qualche settimana fa. Né è stato presente il dirigente degli Enti Locali Nuccio Pizzimenti che pure si sta impegnando al massimo per il partito nell’azione di opposizione all’Amministrazione Falcomatà. Tutti informati all’ultimo istante della avvenuta convocazione della riunione.
Proprio Pino D’Ascoli, mentre la riunione era in corso, ha diramato una nota stampa in cui ha criticato ferocemente la coordinatrice regionale Jole Santelli per quanto avvenuto sabato scorso chiedendo un intervento dei vertici nazionali del partito.
«Di tutto ciò - afferma D’Ascoli - ovviamente informerò al più presto il presidente Berlusconi e il presidente Tajani, anche perché, come se non bastasse, proprio in queste ore sono venuto a sapere, a conferma di come il caos e la confusione abbiano pervaso anche la provincia di Reggio Calabria, di una fantomatica riunione interpartitica, che si svolgerà a Reggio Calabria e che avrà ad oggetto un confronto sul prossimo candidato sindaco. Anche in questo caso ovviamente, nonostante la discussione avviata nelle scorse settimane e che ha coinvolto anche il sottoscritto e il Coordinamento degli Enti Locali, il tutto è stato previsto senza il minimo coinvolgimento di nessuno, né è stata organizzata una riunione preventiva di partito o un incontro rivolto quantomeno ai consiglieri comunali e della Città Metropolitana. Niente di tutto ciò che le regole basilari della politica prevedono, motivo per il quale, probabilmente, ci ritroveremo con l’ennesimo nulla di fatto».
La buona notizia per il centrodestra è che al tavolo si sono presentati gli esponenti della Lega. Hanno risposto presente sia il coordinatore regionale Domenico Furgiuele e il coordinatore provinciale Michele Gullace. Dopo le rotture consumate a Corigliano e Catanzaro e le dichiarazioni di Giancarlo Giorgetti non si trattava di un passaggio scontato. È chiaro, però, che le dinamiche nazionali e le prossime elezioni europee diranno molto degli accordi su grande scala che avranno il loro effetto sul livello locale.
Oltre agli esponenti della lega presenti anche il consigliere comunale Massimo Ripepi e il consigliere regionale Alessandro Nicolò per Fratelli d’Italia, la coordinatrice provinciale dell’Udc Paola Lemma e Franco Germanò e Demetrio Arena per il Movimento Sovranista.
“Non si sono fatti nomi” il mantra dei partecipanti della riunione che si sono rifatti al politichese del comunicato stampa diffuso al termine dell’incontro. Anche da questi particolari si capisce la tensione che anima lo schieramento. Di certo c’è una cosa: che se davvero il candidato governatore andasse a Forza Italia (Occhiuto o chi per lui), a Reggio gli altri partiti batterebbero i pugni sul tavolo. Fratelli d’Italia e Lega insieme ai Sovranisti (dietro i quali si muove sempre l’ex gruppo che fa capo a Giuseppe Scopelliti) non sono intenzionati a fare passi indietro.
Riccardo Tripepi