Quello messo in scena questa mattina da Francesco Cannizzaro, nella sede del coordinamento regionale di Forza Italia, a Reggio Calabria, ha assunto le sembianze di un vero e proprio “one man show”, durante il quale il deputato reggino, vice capogruppo a Montecitorio, ha declinato quella che lo stesso ha definito «straordinaria attività» di un parlamentare calabrese a favore della sua terra. «Nulla rispetto a quello che dovrà avvenire nei prossimi mesi e nei prossimi anni – ha aggiunto - perché siamo riusciti a mettere al centro dell'agenda nazionale la regione Calabria».

Il deputato reggino ha quindi messo in fila l’attività parlamentare, con gli ormai immancabili “emendamenti” alla Legge di Bilancio, un resoconto sintetico del primo anno da coordinatore regionale di Forza Italia, con l’occhio rivolto alla città dello Stretto, e una riflessione più approfondita con tanto di esposizione di quello che a tutti gli effetti è il programma degli azzurri per le attese elezioni comunali di Reggio Calabria che, a meno di un intervento governativo, si terranno nella primavera del 2026.

Il primo pensiero di Cannizzaro è rivolto al lavoro. «Sono molto entusiasta e contento di essere riuscito, ancora una volta, insieme al presidente della Regione Roberto Occhiuto, a dare una risposta seria, concreta e di avvio di stabilizzazione alle migliaia e migliaia di lavoratori che oramai da oltre un decennio sono precari in questa nostra regione. E sono fiero e orgoglioso di poter annunciare senza timore di essere smentito che siamo gli unici soggetti politici che a questa platea straordinaria dei tirocinanti, anche ministeriali, riesce a dare speranza».

Poi l’illustrazione degli altri emendamenti che sono andati a rimpinguare le casse dei Comuni della Vallata del Gallico (4 milioni), dopo l’apertura della Gallico-Gambarie, quelle dell’Università Mediterranea (4 milioni) che pensa ad un campus nel cuore della città; quelli della Città Metropolitana (500mila euro) per l’acquisto di dieci pulmini per trasporto disabili, e quelle del Festival Roccella Jazz (100mila) da anni ormai in affanno.

Cannizzaro: «Invidie in Forza Italia? È una mezza fake news»

Cannizzaro ha anche affrontato a viso aperto il retroscena riportato da alcune testate giornalistiche nazionali secondo cui sarebbero stati in molti dentro il partito di Forza Italia, a lamentarsi di questo asse calabrese formatosi in Commissione Bilancio a Montecitorio, tra il vice capogruppo Cannizzaro e Mangialavori che la presiede, che avrebbero spinto troppo per il Sud, con il pericolo di etichettare gli Azzurri come un partito a vocazione solo meridionalista.

«Guardi, in parte è una fake news – ha esordito -. Nessun collega ha mai evidenziato questo aspetto, non è mai successo. C'è un gruppo di Forza Italia che è coeso, forte, unito, formato da parlamentari provenienti da ogni parte d'Italia che sono bravi anche ad ottenere risultati per il proprio territorio di appartenenza. I giornali nazionali hanno voluto evidenziare come la Calabria fosse stata un po' più protagonista rispetto ad altri territori. Io, invece, sommessamente dico che abbiamo fatto solo il nostro dovere e continueremo a fare il nostro dovere assieme al collega Mangialavori, ma anche insieme agli altri parlamentari provenienti da altre regioni».

Cannizzaro insomma smentisce a metà la narrazione venuta fuori dagli articoli di giornale e rilancia: «Parlamentari di territorio significa accogliere le istanze dei territori e andare a spiegare anche al governo, anche in commissione bilancio, che ci sono esigenze del territorio. Non mi pare che Reggio, la Provincia, la Calabria sia in un altro paese europeo e quindi ove c'è la necessità che il bilancio dello Stato si occupi dei bisogni dei cittadini calabresi e della provincia di Reggio e della città di Reggio mi pare che sia anche giusto così. E quindi io sorrido, dicendo che noi continueremo a lavorare in questa direzione senza se e senza ma».

Forza Italia e la carica dei 529

Quando l’attenzione si sposta sul bilancio di un anno di attività da segretario regionale di Forza Italia, Cannizzaro gonfia il petto e rivendica l’adesione di «529 nuovi amministratori» al partito azzurro. Frutto, per lui, dell'azione politica di Forza Italia che si dimostra sempre più centrale nell'azione del governo centrale ma anche in quello regionale. Un partito che «diventa attrattivo» anche per amministratori «che hanno tessere di partito diverse e vogliono essere più incisivi con una squadra che lavora e ottiene risultati».

«Poi – ha continuato il segretario regionale - ci siamo inventati alcune cose che sono state prese a modello nazionale, come “Radici” che oggi riprenderà la sua attività a Crotone. Sono contento che il consiglio nazionale e il presidente Tajani l'abbiano voluto presentare come un modello da seguire in tutte le regioni».

Stesso discorso per lo slogan coniato durante il congresso a gennaio 2024 a Reggio Calabria – “più forte Forza Italia, più forte la Calabria” – che è diventato lo slogan in tutte le regioni d'Italia. «Cerchiamo di essere anche creativi in una stagione dove i partiti hanno bisogno sempre di più di modernità, di dinamismo, dove non c'è più Silvio Berlusconi, seppur oggi Forza Italia ha un leader come Antonio Tajani che è credibile, pacato, concreto, visionario, europeista, centrista, garantista, e che è un uomo di grande equilibrio internazionale. Perché se oggi il governo nazionale riesce a dire la sua, ed è brava Giorgia Meloni, straordinariamente brava, lo si deve anche ad Antonio Tajani che ha portato questo partito, questo contenitore, l'unico partito che insieme a qualche altro partito centrista del centrosinistra sta crescendo nei sondaggi, a non arrestare la sua la sua ascesa».

Da qui l’annuncio che vuole dal prossimo maggio in Calabria la nascita della prima scuola di formazione nazionale di Forza Italia, diretta agli amministratori, ai sindaci, e ai militanti, ma che sarà aperta a tutti. «Sarà una scuola di formazione nazionale di primo livello e io sono molto orgoglioso che siamo riusciti a portarla in Calabria».