Il Mit non smentisce il cambio di destinazione dei 2,5 miliardi di euro, ma assicura l'impegno a trovare nuove somme per realizzare quanto previsto: «Salvini è determinato a realizzare il Ponte sullo Stretto, ridicolo accusarlo di scarsa attenzione per il Mezzogiorno»
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«Nessuna delle opere immaginate nel Pnrr ereditato dall’attuale governo verrà cancellata. Al massimo, saranno finanziate con altri fondi per rispettare gli accordi con l’Europa e assicurare la realizzazione dell’infrastruttura. È quanto ampiamente chiarito, in più occasioni, sia da questo dicastero che dal vicepremier e ministro Matteo Salvini». Così si legge in una nota del Mit che risponde alle polemiche sollevate in seguito alla notizia del taglio di 2,5 miliardi di euro destinati al Sud per essere dirottati su opere di Lombardia, Piemonte e Veneto.
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Il ministero, dunque, non smentisce il cambio di destinazione dei fondi da Sud a Nord ma rassicura: quelle opere si faranno, ma con altri soldi. Quali e quanti, però, non è specificato.
«Proprio Salvini – si afferma – è determinato a realizzare il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia: porterà benefici a tutto il Paese e almeno 100mila posti di lavoro solo nel Sud. È quindi ridicolo accusarlo di scarsa attenzione per il Mezzogiorno. Eppure, nelle ultime ore assistiamo all’ennesima campagna di menzogne che verrà giudicata nelle sedi opportune. Peraltro, si ribadisce che proprio il Mit ha assicurato di utilizzare i fondi europei e anzi si è detto disponibile a gestirne altri, per esempio per rafforzare il piano di riqualificazione delle case e delle periferie. Un obiettivo importante da Nord a Sud, dopo decenni di scarsi investimenti».