«Non pensavo che la campagna elettorale potesse essere cosi accecante per il sindaco Mario Occhiuto e l’on. Iole Santelli».  È quanto afferma, in una nota, il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, in riferimento alle polemiche scaturite dall’annuncio dei 90 milioni di euro assegnati dalla Cabina di Regia Nazionale al Centro Storico di Cosenza.

«Non si giustifica -prosegue Oliverio- tanta ostinazione nel fare propaganda elettorale fino al punto di sacrificare il dovere e la responsabilità istituzionale. Ciò è un grave limite che rischia di divenire il vero tarlo erosivo della democrazia. Come si può negare che la Cabina di Regia, della quale mi onoro di fare parte, che istruisce i provvedimenti all’esame del CIPE, abbia già deliberato la decisione di destinare 90.000.000,00  (novanta milioni) di euro alla città di Cosenza? Questo è un dato certo ed inconfutabile che il Sindaco e la sua Vice avrebbero dovuto valorizzare. La città di Cosenza è stata trattata alla stregua dei grandi capoluoghi del Mezzogiorno».

 

«Sin dal giorno della visita che ho fatto sui luoghi dove si è registrato il pericoloso crollo di alcuni edifici, nell’agosto del 2015 -aggiunge il presidente della Regione- abbiamo lavorato con costanza e perseveranza affinché si pervenisse a definire un organico e strutturale intervento di messa in sicurezza del centro storico cosentino. Senza una vasta e strutturale opera di messa in sicurezza del territorio il rischio che si danneggi irreversibilmente e possa disperdersi un grande tesoro di beni culturali, storici ed architettonici, è elevatissimo.

 

In questo senso, va dato atto, pertanto, al Governo Gentiloni ed in particolare al Ministro Franceschini di aver avuto il coraggio ed il merito di essersi assunti la responsabilità di una scelta che non ha precedenti nella storia dell’Italia repubblicana. Di fatto, il rilevante e consistente investimento riveste il carattere di un provvedimento speciale ed eccezionale. Da decenni, sin dalla fase post bellica, sono state promesse e rincorse addirittura ipotesi di leggi speciali per il centro storico di Cosenza. Non se ne è mai fatto nulla.  Oggi, invece, siamo in presenza di un intervento inedito e straordinario. Il centro storico, di fatto, è stato riconosciuto come bene di valore storico monumentale della cui tutela e valorizzazione se ne fa carico lo Stato».

 

«Al di là della ragionevole responsabilità di cooperazione istituzionale -conclude il presidente Oliverio- mi sarei aspettato, dunque, che i vertici di Palazzo dei Bruzi avessero sottolineato e fatta propria, anche con un pizzico di orgoglio, la scelta che abbiamo compiuto. Se non altro perché ognuno di noi, nelle rispettive funzioni istituzionali, non deve mai anteporre gli interessi di parte e di bottega a quelli generali.  Nessuna competizione elettorale può oscurare tutto ciò. Mi sembra scontato, in questo caso, che il comune interesse degli amministratori debba essere prima di tutto quello dell’amore per la propria città e per la sua storia identitaria».