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«La levata di scudi di trenta associazioni culturali (beneficiarie dell’avviso pubblico per le iniziative culturali 2016 della Regione) - che annunciano di adire il giudice amministrativo avverso la graduatoria definitiva pubblicata il 4 agosto scorso, e di rivolgersi persino all’Autorità anticorruzione - è un’altra pagina poco edificante per il Governo regionale - l’ennesimo autogol che rischia di deteriorare ulteriormente l’immagine e la credibilità dell’Ente agli occhi dei calabresi».
Lo ha affermato il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò che ha aggiunto: «Risibili sono ora i tentativi del Governatore di disinnescare le polemiche, addossando tutte le responsabilità della vicenda ai limiti della legislazione vigente».
Rimangono tutte in piedi, a giudizio del consigliere, «le ombre paventate dalle stesse associazioni che parlano di ‘vicenda dai mille risvolti di clientela e di intessi partitici’, alla luce del fatto che – ha stigmatizzato l’esponente politico - si è deciso di variare la graduatoria, in corsa, allargando la platea dei destinatari dei finanziamenti e riducendo di conseguenza dall’80% al 50% il contributo regionale rispetto al costo totale dei progetti presentati».
A suscitare critiche roventi «contraddizioni, presunte gravi irregolarità procedurali, mancanza di chiarezza, coerenza e linearità. Ancora una volta – ha proseguito Alessandro Nicolò - la Regione procede con interventi ‘a pioggia’, tesi più a dare il contentino e ad alimentare il consenso che a promuovere ed inverare quei processi di crescita culturale ed economica di cui la Calabria ha estremo bisogno».
Sulla graduatoria, che allunga la lista dei progetti sovvenzionati, «ripesca soggetti prima esclusi con la riduzione dell’entità del finanziamento su cui le associazioni già facevano affidamento, costringendole a garantire comunque una parte ingente di spese da rendicontare attraverso canali diversi dal finanziamento pubblico. Risulta, dunque, oltremodo confuso e irresponsabile il modo di procedere della Regione che, seguendo deprecabili atteggiamenti partigiani, rischia ancora una volta di auto smentirsi, incapace di seguire una linea politica».
«Rispetto alla vicenda in oggetto – ha evidenziato il Capogruppo di Fi - chiediamo sia fatta piena luce richiamando la necessità che si operi sempre nel rispetto delle regole e dei principi di serietà e rigore per scongiurare contenziosi e dunque il pericolo di un blocco delle procedure con inevitabile nocumento per le associazioni e per la stessa offerta culturale della Calabria. Serve intervenire a livello legislativo per migliorare la normativa vigente».
Nel frattempo, occorre che il presidente Oliverio e la sua Giunta «adottino le misure necessarie per governare una situazione che rischia di sfuggire di mano considerato che siamo già a metà agosto, che molte iniziative sono state già realizzate e che la maggior parte di esse dovrà realizzarsi proprio in questo mese».