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«Un altro passo concreto a favore delle vittime di violenza!». Lo scrive in una nota la presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Catanzaro, Elena Morano Cinque. «Poco più di un mese fa – prosegue la Morano – il Prefetto di Catanzaro istituiva il Tavolo Tecnico per l’attuazione del Percorso Rosa in provincia di Catanzaro, che la sottoscritta ha l’onore di coordinare e di cui fa parte – in rappresentanza del Consiglio Regionale – la Consigliera Flora Sculco. Ed ecco che oggi, con vivo compiacimento apprendiamo che la consigliera regionale di Calabria in Rete questa mattina ha presentato un emendamento alla Legge di Bilancio che, una volta approvato, assicurerà copertura finanziaria alla legge regionale sui centri antiviolenza. Una legge perfettibile ma che va approvata in tempi stretti, altrimenti – conveniamo con la Sculco – si farebbe soltanto propaganda se, da un lato, si esprimesse solidarietà alle donne, di fronte ai casi eclatanti, e dall’altro si negassero le risorse indispensabili per dare gambe e braccia a chi realmente e quotidianamente si occupa dell’accoglienza e della tutela delle vittime di violenza. La giovane e combattiva consigliera Sculco si è subito distinta per la passione verso l’universo femminile ma anche per l’operatività e la concretezza con la quale è riuscita a portare a casa risultati importanti, quali, primo tra tutti l’introduzione storica nello Statuto Regionale della norma che prescrive la presenza in giunta di almeno il 30 per cento di donne; ma anche l’importante mozione che impegna la giunta regionale a sostenere le previsioni della legge Delrio negli enti locali, estendendola, attraverso un’efficace moral suasion, anche ai comuni al di sotto dei 3mila abitanti. Le donne, al di là di sterili (e a volte fastidiosi) proclami, hanno ancora una lunga strada da percorrere per raggiungere l’effettiva pari opportunità, intesa come diritto a non essere discriminate in alcun campo (lavorativo, familiare, politico, professionale ecc) e come possibilità di esprimersi, nella vita, al massimo delle proprie potenzialità esattamente come gli uomini. Ad oggi tanto si è fatto, ma, purtroppo, solo le più fortunate riescono a godere dei progressi sociali ed economici: ecco perché, per tante altre donne per cui la vita non è stata altrettanto rosea, e che hanno dovuto conoscere e sopportare (a volte anche a lungo, terribilmente a lungo!!) la violenza, la sopraffazione, la crudeltà, il tentativo di annientamento della personalità, ecco per tutte loro, il prezioso lavoro dei Centri Antiviolenza, sparsi per tutta la nostra Regione, non può e non deve cessare a causa della ristrettezza delle risorse. L’auspicio è che l’emendamento presentato dalla Consigliera Sculco sia approvato e con esso, venga rimesso mano ad una legge importante che affronta un tema difficile e molto tecnico e che, dunque, necessita di essere meditata e scritta (e/o riscritta) anche con l’ausilio, la partecipazione e la condivisione di tecnici del settore e soprattutto di coloro che, quotidianamente “si sporcano le mani” anzi meglio “si sporcano l’anima” con il dolore altrui. Domani il Consiglio regionale dovrà esprimersi: ci auguriamo che i nostri rappresentanti, di qualsiasi colore politico essi siano, sappiano superare particolarismi ed egoismi, ponendo fine al silenzio e all’indifferenza delle istituzioni pubbliche per aprire, finalmente, nella nostra regione, una pagina nuova e concretamente solidale nei riguardi dell’universo composito e dolente delle vittime di violenza».