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REGGIO CALABRIA - Poche ore prima della conclusione della campagna elettorale aveva chiesto ai reggini largo consenso. Con novantamila voti sarò nel parlamento europeo a rappresentare questa città aveva tuonato dal palco Giuseppe Scopelliti. Ma di consensi non ne ha presi neppure la metà, fermandosi a 42218. Il verdetto amaro ha finito per essere la seconda pesante delusione in un 2014 amaro per il governatore iniziato con la condanna in primo grado a Reggio, proseguito con le dimissioni e con questa sconfitta alle europee.
Batosta. Una batosta della quale ricercare cause e origini. Intanto, dal voto continentale è emerso che il governatore calabrese non è riuscito a fare proseliti fuori regione. Dunque, la sua rimane una figura confinata nell’ambito calabrese. In secondo luogo, restano da identificare i promotori dell’agguato politico. E gli indiziati sono diversi. In primis Gaetano Quagliariello che ha sponsorizzato l’abbruzzese Filippo Piccone capace di mettere il naso davanti a quello di Scopelliti superandolo di circa 550 voti.Snocciolando i dati, infatti, si scopre che il senatore del Nuovo centrodestra ha raccolto 9591 preferenze alla punta dello stivale. L’ex sindaco di Reggio Calabria, invece, dall’Abruzzo è uscito malconcio raccattando solo 270 voti.
Sospetti. Tra i sospettati di alto tradimento ci sono poi i fratelli Gentile. In provincia di Cosenza, il 10% delle preferenze è un dato che soddisfa il coordinatore regionale non l’ex inquilino di palazzo Alemanni. Il voto nella città bruzia fornisce peraltro dei dettagli inquietanti. All’ex governatore regionale sono andati solo 419 voti, a Filippo Piccone ben 658. Il partito non ha superato il 6,94% delle preferenze. Sulla sponda Jonica, a Corigliano, roccaforte di Dima, a Scopelliti sono andati solo 441 voti. Buono ma non esaltante anche il dato nelle due province più piccole. A Vibo Valentia l’NCD ha raggiunto il 13,24% a Crotone il 10,57%. Tutt’altro che positivi pure i risultati di Catanzaro. Nella città dei tre colli, Scopelliti ha sfiorato le 700 preferenze, facendosi superare da Lorenzo Cesa. Sarà lui ad andare a Bruxelles cedendo il posto in parlamento a Roberto Occhiuto che dopo essere stato messo ai margini per anni dal capo dell’esecutivo regionale, si prende un’insperata rivincita per uno strano gioco del destino. E intanto nel Nuovecentrodestra c'è chi fa l'occhiolino a Renzi, in vista delle prossime elezioni regionali.
Trattative. Il Nuovo Centrodestra starebbe trattando con il Partito Democratico per arrivare ad un accordo in vista delle prossime elezioni regionali. I mediatori delle due forze politiche si sarebbero già incontrati alla vigilia del voto per il Parlamento di Strasburgo definendo un calendario di riunioni successivo all'appuntamento elettorale di domenica.