Sindaco e vicesindaco con delega al mare hanno partecipato a un convegno mettendo in evidenza le criticità della zona e le misure che il Comune intende adottare
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Notizie davvero significative, quelle date dal vertice dell'amministrazione comunale, che in occasione della manifestazione Brezza Marina, tenutasi a Lido nella serata di ieri, hanno parlato di porto. Ma anche di altre notizie inerenti al quartiere marinaro relative al lungomare di Giovino, al piano della mobilità e al depuratore. Tutti aspetti determinanti per un decisivo (ri)lancio della zona, che finora ha conosciuto solo uno sviluppo caotico e non certo organico. Parola di sindaco Nicola Fiorita, che anche su questo ha in modo indiretto bacchettato il predecessore Sergio Abramo. Il quale non avrebbe detto tutta la verità riguardo alla mera attesa della Valutazione di Impatto Ambientale da parte del ministero della Transizione ecologica, per iniziare a mettere mano alla realizzazione del porto. Perché in realtà, sempre a detta di Fiorita e soprattutto della vice Giusi Iemma che ha fornito una dettagliata serie di notizie sull'argomento dibattuto, mancavano delle analisi ulteriori pretese dal dicastero preposto per poi dare il sospirato disco verde.
Iemma infatti, nel mettere in rilievo la cura e l'attenzione messa dall'amministrazione comunale nella valorizzazione della risorsa mare sin da subito, ha parlato ad esempio di continuo monitoraggio della qualità delle acque. E di sicurezza dei suoi tanti fruitori. A proposito la diretta interessata ha affermato: «La delega sul mare che il sindaco ha inteso assegnarmi è molto articolata, e quindi non si traduce di sicuro in un compito agevole, ma al contempo la definirei davvero stimolante».
«Certo - ha continuato la vice sindaco - le criticità riscontrate sono tante e non è possibile parlare di miglioramento della qualità della vita di chi risiede abitualmente, e dunque non solo durante la stagione estiva, nel quartiere. Senza contare i benefici per gli abituali frequentatori. Ma c'è pure l'aspetto socio-economico da considerare. E non è chiaramente banale o secondario prenderlo in esame. Mi riferisco a una Lido da tramutare in un effettivo polo di attrazione turistica, nazionale e internazionale. E si spiega in quest'ottica anche l'iter da me avviato sulla concessione della bandiera blu del 2023. Un primo importante segnale. Attenzione, però, a un elemento per me mai da sottovalutare, vale a dire l'ascolto dei territori da parte della politica. E cito a riguardo il suggerimento di installare i raccoglitori di plastica nel porto in modo che vi possono conferire tutti gli oggetti di questo materiale purtroppo rinvenuti durante la pesca».
Ma, come premesso, anche Fiorita ha rilasciato dichiarazioni mica da ridere: «Troppi ritardi e tanta approssimazione, malgrado una narrazione assai diversa e secondo cui tutto andava a meraviglia, ha dovuto scontare la nostra bella Marina. Adesso però, anche in virtù della tenacia di Giusi che non molla la presa su alcun versante, siamo sicuri di poter invertire la tendenza. Intanto, pur al lavoro da due mesi, di cui uno è agosto, con la Giunta in carica è finalmente possibile l'installazione dei pontili, questione intricata rispetto a cui è stato sciolto ogni nodo. Ora tocca solo alla società che deve materialmente sistemare le cose, a cui staremo comunque addosso per serrare i tempi. Del porto, invece, ha detto Giusi. Io mi limito dunque ad aggiungere che dopo averlo trovato sporco e disordinato, addirittura con la sbarra dell'ingresso rotta e l'accesso così consentito a chiunque mentre viene chiesta una quota chiesta ai pescatori per entrarvi. Un paradosso. Ma ci sono anche le fondamentali questioni del lungomare di Giovino e del depuratore. Che se non risolte non possono garantire alcuno sviluppo all'area».