Fiorita difende il Capodanno di Catanzaro, evidenzia le spese monstre per l’evento di Reggio Calabria e propone alla Rai di scegliere il centro storico del capoluogo per l’appuntamento che saluterà il 2026, terzo del programma concordato con la Regione.

In una nota, il sindaco di Catanzaro parte da una domanda: «Contaminare il centro storico con tantissimi eventi di qualità, tra cui gli apprezzatissimi concerti della rassegna A farla amare comincia tu, spalmati lungo i dieci giorni più caldi del Natale o concentrare le risorse per un solo evento in piazza di fine anno, come hanno fatto alcune città consorelle spendendo cifre superiori alle 250.000 euro per una sola notte?». Fiorita sottolinea che la scelta del capoluogo è stata la prima che «ha comportato, di riflesso, un fisiologico “ridimensionamento” artistico della festa di fine anno, le immancabili polemiche e i raffronti con le altre città. Né può reggere il confronto con il capodanno di Reggio Calabria il cui costo complessivo supererebbe i tre milioni di euro in base agli accordi tra Rai, Regione e Film Commission».

Le polemiche che hanno interessato l’esibizione di El Matador, continua il sindaco, «non potevano mancare poiché l’artista di punta era conosciuto prevalentemente dai più giovani e, per molti versi, è risultato “divisivo” per il suo linguaggio controcorrente. Ci prendiamo le responsabilità per questa scelta che è stata dettata dalla fretta determinata da alcuni intoppi burocratici e chiediamo scusa se il linguaggio dell’artista ha creato disagio e disappunto in alcune fasce di cittadini presenti al concerto».

«Questo Capodanno – dice ancora Fiorita – ha lasciato l’amaro in bocca un po' a tutte le città calabresi o per gli altissimi costi da parte di Amministrazioni già gravate da pesanti debiti o perché all’ultimo istante artisti non si sono presentati sul palco (vedi la vicina Lamezia Terme, dove Sandy Marton non è arrivato affatto per la festa di fine anno). Ovviamente non ci va di speculare sulla clamorosa gaffe con parolaccia del concerto di Reggio Calabria, né sulla valanga di critiche arrivate alla Rai per il cast molto “datato”. Possiamo però dire con un pizzico di orgoglio, dandone atto al direttore artistico Antonio Pascuzzo che la bellissima Nakalaika del 30 dicembre ha anticipato il Capodanno e, vista la grande partecipazione, può essere considerata il nostro vero Capodanno».

Fiorita non cerca giustificazioni «per le cose che non sono andate per il verso giusto, ne faremo tesoro per le prossime edizioni». E poi chiude con l’assalto al Concertone del prossimo anno: «Fin d’ora avanziamo per l’ennesima volta alla Regione Calabria e alla Rai la richiesta di ospitare la terza e ultima edizione dell’Anno che Verrà, nel nostro centro storico come prima scelta, facendone così un evento davvero identitario e unificante della Calabria».