VIDEO | Dopo che il commissario ha confermato di voler lasciare, il presidente si nega alle nostre domande. Anche il direttore Casadonte alimenta il mistero: «Lavoro ma non posso parlare»
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Giovanni Minoli lascia, e anzi raddoppia, ma il presidente Nino Spirlì non risponde e anzi sfugge. Alle nostre telecamere, che – dopo averlo cercato inutilmente alla Cittadella – lo intercettano di mattina presto nella sua Taurianova. Una sola domanda avremmo voluto fare al presidente – una sua opinione sul braccio di ferro con il commissario della Film commission che ha respinto il suo tentativo di trattenerlo nella carica – ma il capo della giunta regionale si è infilato in macchina, sfrecciando alla volta di Catanzaro.
Dove certamente troverà sul tavolo la ben più pressante questione legata all’emergenza sanitario, ovvio, ma anche la brutta dinamica di un balletto politico e amministrativo clamoroso che fa cadere in malo modo a terra uno dei sogni di Jole Santelli, che aveva chiamato il giornalista per far entrare la Calabria nei circuiti nazionali che contano, rimasti un po' interdetti dopo il corto di Muccino.
Il giornalista diventato manager, candidamente, lo aveva ammesso che senza Santelli non si fida dei suoi eredi, e, pur essendo un dimissionario assente dalla Calabria - scrive solo lettere, ben 2 in 8 giorni – con l’ultima missiva ha chiesto un incontro a Spirlì. Se mai ci sarà il faccia a faccia, dovrebbe servire a capire che fine fanno “i nominati” che il commissario ha voluto e che fine facciano i progetti milionari annunciati.
Non ci sono risposte, per ora, anche perché Gianvito Casadonte - l’unico nominato di prestigio e dal curriculum inappuntabile, in un’infornata di incarichi che Minoli aveva presentato anche con una certa superficialità – al telefono chiarisce di aver «firmato un contratto di riservatezza». Un no comment che alimenta la trama giallo di un film, nei cui titoli di coda il sovrintendente del teatro Politeama si lascia sfuggire: «Continuiamo a lavorare, bisogna capire adesso che succederà».
E se anche Casadonte si fa domande, si continua a non sapere se arriveranno le fiction promesse, ma intanto prosegue la telenovela delle dimissioni di Minoli che, in quello che sembra un ruolo da pentito – chiede di parlare con Spirlì, che per ora scappa.