Un disagio fondamentalmente “inutile”. Come ormai arcinoto, sulla tratta ferroviaria Sibari-Crotone è stata sospesa la circolazione dei treni dallo scorso 16 settembre al prossimo 19 gennaio. Uno stop forzato che ha creato immani disagi ai pendolari, lavoratori e studenti, quei pochi coraggiosi che ancora hanno l’ardire di fruire di un treno su una linea malservita, senza coincidenze, con un paio di treni a “lunga” percorrenza – si fa per dire – a “cavallo” – per la maggior parte dei casi – di littorine diesel che hanno “festeggiato” ampiamente i 50 anni di attività, perché i nuovi convogli multitrazione (i Blues) li si vede passare solo un paio di volte al giorno.
Insomma, non di certo il miglior spot pubblicitario per Trenitalia che sta offrendo un servizio sostitutivo su gomma che non utilizza nessuno. Basti pensare che da Rossano a Cosenza si impiegano due ore e ventidue minuti di viaggio. Un’Odissea.

 Niente elettrificazione, lavori in corso per aggiornamenti tecnologici

A tutto questo si aggiunga anche che quei lavori – e quindi la sospensione della circolazione dei treni – non sono dovuti alla tanto agognata elettrificazione della linea, che “promuoverebbe” la linea ferroviaria ionica finalmente in Serie C – per utilizzare una metafora pallonara abbastanza chiara – dopo una vita passata nei dilettanti, così come imposto dai governi centrali e regionali che hanno scientemente abbandonato, emarginato – sicuramente dal punto di vista infrastrutturale ma la lista potrebbe essere lunghissima – il nordest calabrese. Ebbene, la linea è interessata da lavori per ammodernamenti tecnologici e invisibili all’utenza. Niente elettrificazione, con buona pace di tutti quelli che immaginavano di veder passare una Freccia nei prossimi cinque, forse dieci anni.

Due anni di ritardo per le opposizioni della Soprintendenza

L’argomento è al centro di un’interrogazione del consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, al presidente dell’assise Filippo Mancuso, in cui chiede lumi sull’elettrificazione che era partita sotto l’amministrazione Oliverio, tranne poi iniziare ad accumulare i primi ritardi anche per i veti posti dalla Soprintendenza ai beni culturali a cui non piacevano i tralicci dell’elettrificazione nella tratta tra il parco archeologico di Sibari e la stazione di Corigliano. Risultato? Lavori bloccati per due anni.

Tavernise: «Intervenga la Regione»

«È incomprensibile – dichiara Tavernise – che, nonostante la sospensione della circolazione tra Sibari e Crotone per interventi infrastrutturali legati all’attivazione dell’ERTMS (European Rail Transport Management System), l’elettrificazione della linea risulti ancora bloccata. La Calabria aspetta questa opera da anni, che è fondamentale per migliorare la mobilità regionale e ridurre l’inquinamento. Il commissariamento dei lavori avrebbe dovuto risolvere i problemi di lentezza, ma burocrazia e inefficienze continuano a gravare sul progetto».
«L’elettrificazione della tratta Sibari-Crotone – aggiunge – apporterebbe notevoli benefici: una rete ferroviaria regionale più interconnessa, l’impiego di treni elettrici all’avanguardia e un sostanziale abbattimento delle emissioni nocive. Questo progetto è cruciale non solo per garantire la mobilità sostenibile ai cittadini ma anche per rilanciare l’economia e il turismo calabrese».
Il consigliere regionale precisa che «i lavori di elettrificazione della ferrovia ionica, una delle poche tratte ancora non elettrificate nonostante la sua posizione strategica, hanno avuto inizio nel 2018 con la posa dei pali. Dopo vari rallentamenti, il Ministero delle Infrastrutture ha commissariato l’opera. Nell’aprile 2024, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha affidato l’appalto per 37,5 milioni di euro al consorzio GCF Generale Costruzioni Ferroviarie SpA e Fadep Srl, di cui una parte coperta dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il progetto definitivo della tratta Lamezia Terme-Catanzaro Lido-Dorsale Jonica – ricorda ancora il portavoce pentastellato – è stato approvato con un investimento totale di 438,19 milioni di euro, di cui 128,99 milioni finanziati dal PNRR».
«I lavori sulla Sibari-Crotone – prosegue Tavernise – includono l’elettrificazione di circa 112 km e la realizzazione di 8 sottostazioni elettriche in media tensione, oltre alla posa del sistema per la trazione ferroviaria. Tuttavia, i blocchi procedurali legati a ritardi burocratici e all’indecisione sulla collocazione delle sottostazioni continuano a frenare l’opera, vanificando i progressi compiuti. La Calabria non può più permettersi di subire ritardi su un’opera così fondamentale e strategica per il suo sviluppo – conclude Tavernise –. Chiediamo che la Regione intervenga con decisione per superare gli ostacoli e assicurare finalmente ai cittadini calabresi i benefici di questa infrastruttura attesa da tempo».

Insomma, gli anni di ritardo accumulati sull’elettrificazione iniziano ad essere troppi, tra misteri, tralicci “incompatibili” con la bellezza e una burocrazia tentacolare che sta affossando il diritto alla mobilità dei calabresi ionici, quel milione di abitanti costretti a giocare in prima categoria.