Il sindaco valuta positivamente la riapertura ma «oggettivamente – afferma - il provvedimento non dà la possibilità agli esercenti di riaprire immediatamente. Serve coordinarsi con gli enti locali»
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Mario Occhiuto ha rivolto un invito al presidente della Regione Calabria Jole Santelli affinché istituisca un coordinamento con i sindaci e i comuni sulla riapertura dei bar e delle attività di ristorazione all’aperto.
D’accordo nella sostanza
«Come ho già avuto modo di sottolineare – spiega il primo cittadino del capoluogo bruzio - sono d’accordo nella sostanza con il provvedimento emanato dalla governatrice Santelli, perché un mese di chiusura in più non cambierebbe nulla. Il rischio contagi di oggi, per fortuna al minimo, sarà quello di domani. Anzi, più si terrà chiuso, più i rischi di tracollo del sistema produttivo aumenteranno».
Ordinanza non applicabile
«Permangono delle perplessità – chiarisce Occhiuto – sulle modalità del provvedimento che oggettivamente non dà la possibilità agli esercenti di riaprire immediatamente adottando le cautele, in termini di sicurezza, necessarie e previste dalle disposizioni governative. Ecco perché – aggiunge il Mario Occhiuto – reputo necessario istituire un coordinamento tra la Regione e i sindaci, perché dall’oggi al domani non siamo in grado di applicare l’ordinanza regionale».
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Rischio confusione
«Il coordinamento consentirà anche di non generare confusione tra gli esercenti delle attività interessate dal provvedimento e tra gli stessi cittadini che, colti di sorpresa – spiega il sindaco di Cosenza - non sanno esattamente come devono comportarsi, dovendosi orientare tra le disposizioni governative e l’ordinanza regionale che suggerisce di adottare comportamenti non in conformità con le prime».
Il problema della sanificazione
«Giova richiamare – ricorda ancora Occhiuto – l’appello che avevo rivolto qualche settimana fa alla Presidente Santelli e nel quale sottolineavo la necessità di mettere i titolari di attività commerciali nella condizione di esercitare la loro attività in sicurezza per riattrarre la clientela e garantirla sul piano della sanificazione degli ambienti e della affidabilità del personale utilizzato. Per questo avevo chiesto alla Regione la fornitura continua di mascherine e dispositivi di protezione, la possibilità di sottoporre a tamponi settimanali veloci gli operatori e i gestori dei locali aperti al pubblico, in modo da renderli sicuri, e sostenere le spese per le attrezzature necessarie alla sanificazione degli ambienti».
Prudenza e niente assembramenti
«Per riaprire i locali, sia pure con la modalità all’aperto – conclude Occhiuto - è necessario fare prima questo e, allo stato, né i Comuni, né gli esercenti sono, in questo momento, in grado di organizzarsi in questa direzione. Siamo d’accordo sull’utilizzo degli spazi esterni, tant’è che daremo ai commercianti e agli esercenti, in proporzione alle superfici esistenti, la possibilità di utilizzare gratuitamente ulteriore spazio pubblico per i prossimi mesi, ma dobbiamo essere estremamente prudenti, evitando che si creino assembramenti. Seguiteremo, pertanto, ad invitare i cittadini a rispettare con rigore le disposizioni sul distanziamento sociale».