«L'assoluzione per innocenza di Giuseppe Falcomatà e degli ex assessori della sua giunta è una bellissima notizia per la città di Reggio Calabria, per tutta la regione e per la democrazia». Così il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito democratico calabrese, commenta, anche a nome di tutto il partito, la sentenza con cui la Cassazione ha scagionato il sindaco di Reggio Calabria e gli ex componenti del suo esecutivo. Solo la prima di una serie di reazioni, da parte soprattutto di esponenti politici, all'indomani dell'assoluzione che riporterà Falcomatà a Palazzo San Giorgio. 

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«Finalmente – prosegue il segretario Irto – potrà tornare al suo posto e onorare il mandato popolare, senza macchia e ombra alcuna. Il Partito democratico della Calabria non ha mai nutrito dubbi sulla correttezza dell'operato del sindaco Falcomatà che, con profondo senso delle istituzioni, si è difeso nel processo, attendendo l'ultimo grado di giudizio per vedere riconosciute le proprie ragioni. È nelle difficoltà che si vede il carattere, la personalità e la serietà dell'amministratore pubblico e del politico».

«Siamo certi – conclude la nota del senatore Irto – che, insieme alle forze di maggioranza, il sindaco Falcomatà saprà riprendere in mano il percorso di cambiamento radicale che da tempo aveva avviato a Reggio Calabria».

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Il segretario metropolitano Morabito: «Ora importante rinsaldare il rapporto con i reggini»

«Siamo davvero contenti e soddisfatti, sia sul terreno personale, sia sul terreno politico, per il positivo pronunciamento della Suprema Corte che ha assolto il sindaco Giuseppe Falcomatà e la sua giunta». Lo scrive in una nota Antonio Morabito, segretario metropolitano del Pd di Reggio Calabria.

«Un processo lungo e sofferto, che si è concluso con una giusta sentenza che consentirà alla città di riavere il suo sindaco eletto democraticamente e con un consenso aldilà di ogni aspettativa – prosegue –. Falcomatà che, in silenzio e con il massimo rispetto verso le istituzioni, ha deciso di difendere, nel processo e non dal processo, come spesso accade, il proprio operato. Operato di Falcomatà, frutto di trasparenza e legalità e su cui il Partito Democratico non ha mai avuto dubbi».

«Adesso – aggiunge – verrà il compito più difficile ed al contempo entusiasmante, per un cambio di passo necessario a dare risposte immediate ed efficaci sul terreno dei servizi e soprattutto per ridisegnare e ripensare il futuro della nostra città. Una città finalmente fuori dal rischio del dissesto finanziario, le cui responsabilità sono da ricercare in quelle forse politiche ed in quegli uomini che hanno portato la città sull’orlo del disastro economico ed oggi si erigono a “salvatori della patria” come se nulla fosse accaduto».

«Costoro – continua Morabito – dovrebbero assumersi la responsabilità politico amministrativa di fronte ai reggini, della drammatica situazione finanziaria del Comune rispetto alla quale non solo la Corte dei Conti e i Tribunali hanno acclarato le responsabilità ma persino la Corte Costituzionale è dovuta intervenire per stigmatizzare la traslazione del carico di debiti sulle due generazioni successive di reggini con il piano trentennale di rientro dai debiti».

«Sarà decisivo ed importante rinsaldare il rapporto con i reggini, volto a rafforzare la fiducia verso l’amministrazione comunale ed il suo sindaco e senza timore alcuno affrontare i problemi ad oggi irrisolti, lavorando con il massimo impegno e la serietà che ha sempre contraddistinto e contraddistingue il nostro sindaco Falcomatà.  Saremo come sempre – conclude il segretario metropolitano dem – al fianco della città e del suo sindaco Giuseppe Falcomatà, che con la sua squadra siamo certi darà nuovo impulso al lavoro notevole fino ad oggi svolto».

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Occhiuto: «Buona notizia per Reggio Calabria»

«La decisione con cui la Cassazione ha annullato la condanna a Giuseppe Falcomatà nell’ambito del processo ‘Miramare’ è certamente una buona notizia per Reggio Calabria, una città importante che potrà finalmente riavere un governo comunale nella pienezza delle sue funzioni. Ma questa vicenda rappresenta anche l’ennesima dimostrazione di come sia urgente un’attenta e seria riflessione sull’abuso d’ufficio, una fattispecie di reato che troppo spesso provoca drammaticamente la paralisi o un brusco rallentamento dell’azione amministrativa, a scapito delle nostre comunità. Nonostante le distanze politiche che esistono tra di noi, sono umanamente felice per Giuseppe Falcomatà, che con questa sentenza archivia un calvario giudiziario durato a lungo e che ha inciso nella storia della città di Reggio Calabria». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Ricci (Pd): «Vicenda assurda che ha colpito persona per bene»

«Dopo due anni la Cassazione ha assolto Giuseppe Falcomatà, che torna sindaco di Reggio Calabria. Una vicenda assurda che ha colpito una persona per bene, uno dei sindaci migliori che abbiamo»: così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci dem, presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane, in un post su Twitter-X. «L'ennesima dimostrazione dell'assurdità del reato di abuso d'ufficio e della legge Severino», conclude Ricci.

Scalfarotto (Iv): «Altra vittima dell'abuso d'ufficio»

«Un altro amministratore vittima dell'abuso di ufficio. Dal novembre 2021 Falcomatà era sospeso dall'incarico a cui era democraticamente stato eletto». Lo afferma Ivan Scalfarotto, senatore di Italia Viva - Il Centro -Renew Europe, su X riguardo alla decisione della Cassazione di annullare senza rinvio la condanna a Giuseppe Falcomatà.

Decaro: «È un uomo coraggioso»

«Permettetemi di dare un abbraccio a Falcomatà che è un sindaco coraggioso». Lo ha detto il presidente di Anci Antonio Decaro all'inizio del suo discorso conclusivo dell'assemblea dei sindaci a Genova. «Ha vissuto sulla pelle la parabola negativa delle cose dette in assemblea», ha concluso.