Nonostante i toni distensivi e improntati al dialogo da parte di alcuni, il capogruppo dem in Consiglio comunale la mette giù dura e promuove una manifestazione di protesta nel quartiere Lido
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In attesa della manifestazione in programma alle ore 11 di domani in piazza Anita Garibaldi a Lido, non si fermano a Catanzaro le iniziative politico-istituzionali a tutela della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Unicz. C'è addirittura anche chi, come il capogruppo del Partito democratico a Palazzo De Nobili Fabio Celia, si è spinto al punto di minacciare lo sciopero della fame se si procederà all'istituzione di Medicina a Cosenza.
Prima di ricorrere a iniziative tanto estreme, però, sono in atto altri tentativi per far rientrare la fuga in avanti della "duplicazione" del corso all'Università di Arcavacata. Come, ad esempio, l'indizione di una seduta aperta del civico consesso del capoluogo comunicata dal presidente della medesima assemblea, Gianmichele Bosco, al governatore Roberto Occhiuto affinché indichi un giorno in cui quest'ultimo sia disponibile a partecipare.
Intanto sull'evento previsto per domani a Marina, va aggiunto che sempre il consigliere Celia, il quale pare aver preso molto a cuore le sorti del corso di Medicina dell'Ateneo dei Tre Colli, ha affidato ai suoi profili social una dichiarazione roboante. «L'appuntamento a salvaguardia di prerogative e diritti dell'Umg – ha tuonato – contro il tentativo di spoliazione dell'Unical non ha, e del resto non potrebbe avere, colore politico. Impossibile infatti considerarla un'iniziativa di parte. È il motivo per cui io stesso, notoriamente uomo di sinistra pure marcata, sono pronto per un giorno, nell'esclusivo interesse della città come ovvio, anche a indossare persino la maglietta della Lega. Posizione, pur naturalmente quasi paradossale per uno come me, che però assumerei in nome dell'unità nella battaglia a tutela della nostra Unicz. Eppure tutti sanno – ha continuato – come ci sia un oceano, per così dire, che mi separa dal Carroccio e dal leader leghista Matteo Salvini in termini ideologici e di principi. Ma, attenzione. Qui non si tratta di fare inciuci o accordicchi sottobanco per una "rendita personale". C'è semmai il bisogno di lottare per una pesante posta in gioco: un pezzo del futuro di Catanzaro. Siamo insomma di fronte – ha concluso – a una battaglia non certo per bassi interessi di bottega, bensì al contrario a un coinvolgimento finalizzato ad assicurare alla città che uno dei suoi baluardi non verrà in alcun modo scalfito, venendo depotenziato. È il motivo per cui, ribadisco la chiamata a raccolta anche e soprattutto dei catanzaresi tutti senza distinzioni di sorta».
Non può non darsi conto, rimanendo nelle file dem, dell'attivismo pure della vicesindaco di Catanzaro e candidata dem a Montecitorio Giusy Iemma. Molto esperta in ambito sanitario, svolgendo da parecchi anni la professione di cardiologo nel noto ospedale Pugliese. Iemma, però, si è espressa basandosi non solo sulle competenze acquisite con il suo lavoro quanto pure sulla scorta di dati raccolti e analizzati di recente. Così da pronunciarsi in modo assai netto sulla spinosa situazione attuale, parlando pure «di evidenti sperequazioni sotto il profilo dei contributi erogati dal Miur e dalla Regione alle due Università a vantaggio di quella cosentina. Sede che ottiene di più. Basti pensare ai fondi per le borse degli studenti. Dato che si rinviene tra l'altro negli atti ufficiali. Come se non bastasse ecco anche la criticabile violazione degli accordi presi con l'Unicz sul nuovo corso di laurea in Medicina e Tecnologie digitali da parte di Unical».