Il presidente di Regione in un paio di occasioni pubbliche non ha fatto mistero di notare poco "trasporto" da parte della segreteria provinciale di Cosenza verso la competizione elettorale continentale (a differenza dell'impegno profuso per le amministrative). E nelle comunicazioni interne del partito si fronteggiano due opposte fazioni
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Non è la prima volta che accade e c'è sempre una ragione quando accade. Spesso e volentieri una ragione politica ma non è detto sia questa la vera ontologia d'essenza. Sta di fatto però che accade e sin dalla genesi stessa di questa regnanza di governo regionale.
Occhiuto vs Gallo, o per meglio dire Occhiuto che “riprende” Gallo in formula unidirezionale, senza ricevuta di ritorno. Quando è andata bene Occhiuto che striglia o stuzzica Gallo, per farla breve il presidente di Regione che non mostra una grande simbiosi e unità d'intenti nei confronti dell'assessore regionale all'Agricoltura che è anche il consigliere regionale più votato nelle scorse urne regionali. Ovviamente Forza Italia come lui.
In un paio di pubbliche circostanze elettorali recenti Roberto Occhiuto ha lasciato il pedale del freno ancora una volta nei confronti di Gianluca Gallo. Naturalmente senza citarlo.
Secondo il presidente di Regione la segreteria provinciale di Cosenza di Forza Italia (dominata da Gallo, appunto) non manifesterebbe grandissimo impegno in direzione delle urne europee dell'8 e del 9 giugno. Voto amministrativo presidiato più che bene, laddove si vota ovviamente. Europeo un po' meno secondo Occhiuto che invece tiene in esclusiva considerazione proprio le urne continentali, ovviamente da rigiocare poi sul piano politico interno a piacimento e cioè sia regionale che nazionale. Un presidente di Regione attivissimo su questo fronte con spinta propulsiva della Cittadella, al massimo dei giri, in favore di Tajani e Martusciello con quota rosa Giusy Princi.
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Una spinta così propulsiva e a tratti invadente, Comune per Comune, da innervosire anche qualche altro consigliere regionale di pseudo maggioranza, in ogni caso non di Forza Italia anche se non ostile al governo regionale. Uno di quelli che qualche scheda europea al partito di appartenenza vorrebbe pur mostrare di portarla a casa senza per questo “rompere”. Ma è dura spuntarla, la spinta verso Tajani, Martusciello e Princi è al massimo della potenza e non sono poche le malelingue in circolazione pronte a giurare che dentro e fuori le corsie degli ospedali principali della regione in queste ore si discuta più di politica che di ricerche scientifiche di ultima generazione.
Occhiuto che “riprende” Gallo in un paio di occasioni non esoteriche diventa inevitabile materia di chiacchiere e di scontro nelle chat interne al partito di Totò Tajani, versione conterranea ovviamente. Con due opposte “fazioni” che non se le mandano a dire, sia pure in forma garbata e dialettica. Della serie, tutto sommato ha ragione il presidente recita un lato della narrazione chat. Non è assolutamente vero perché Gallo è un dirigente serio e diligente, l'altro versante sempre social.
Chissà come è possibile “contare” schede senza ancora poterle contare. E magari intuirne poche, o tante. O a sufficienza. Accade anche questo, dalle nostre parti, quando la tensione sale prima delle urne. Anche se l'Europa c'entra poco o niente.