VIDEO | La nipote di Marine, leader dell’ultradestra francese, impegnata in un tour elettorale insieme al fidanzato, il salviniano Vicenzo Sofo, candidato nella circoscrizione Italia meridionale: «Siamo molto devoti al Patrono»
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Fino a qualche giorno fa, il nome di Vincenzo Sofo, candidato alle Europee con la Lega, in Calabria era un nome (quasi) sconosciuto. Nonostante le sue origini reggine, il nostro è entrato nel partito nel 2009, fondando contemporaneamente il blog "Il Talebano", che si autodefinisce una sorta di manuale di istruzioni su come fare una destra in Italia. Non sappiamo se alla fine abbia effettivamente influenzato l'area politica conservatrice e nazionalista italiana, ma certamente il giovane ha messo in pratica i consigli dispensati per far emergere la sua caparbietà e la sua voglia di conquistare le vette gerarchiche della Lega, tanto che la sua candidatura sembrerebbe sia stata imposta direttamente dal leader del carroccio Matteo Salvini. La sua missione, attualmente, è quella di conquistare i cuori dell'Italia Meridionale per guadagnarsi un posto a Bruxelles e per riuscirci si avvale di una supporter d'eccezione: Marion Marechal Le Pen, che è la nipote della leader dell'ultradestra francese, Marine Le Pen, ma, soprattutto, la sua fidanzata. I due nel pomeriggio hanno fatto tappa a Fuscaldo e la folla di curiosi accorsa per l'occasione è andata letteralmente in visibilio, come stregata da tanto charme.
Il tour calabrese di Le Pen e Sofo
Il tour calabrese che li vede una accanto all'altro va avanti da ieri, quando la coppia è arrivata nella città di Corigliano Rossano per partecipare a un incontro con i candidati leghisti in corsa alle prossime elezioni amministrative. Successivamente, prima di arrivare a Fuscaldo, hanno presenziato a San Marco Argentano, Altomonte e Guardia Piemontese. La giornata si è chiusa con una visita di carattere privato al vicino santuario di San Francesco di Paola.
Sofo: «100% calabrese»
Da quando Salvini ha avuto l'intuizione di nazionalizzare il partito, togliendo la parola nord dal simbolo, la Lega ha oltrepassato di gran lunga i confini padani e messo radici anche al Sud, dove la percentuale di gradimento negli ultimi tempi ha subito una significativo rialzo. Un'operazione che sembrerebbe, almeno sulla carta, aver definitivamente cancellato il divario politico tra nord e sud. «Sono entrato Lega nel 2009 e già all'epoca dichiarai senza problemi di essere calabrese al 100%, questa è la mia terra - ha detto Sofo -. Sono stato io stesso a spingere il partito verso la nazionalizzazione per superare i conflitti territoriali. Per fortuna poi è arrivato Matteo Salvini e ha compreso pienamente questa cosa, così adesso il mio sogno di una Lega anche in Calabria finalmente si è realizzato».
Le Pen: «La candidatura di Sofo è un'opportunità per il territorio»
Non è la prima volta che la bella Marion arriva in Calabria. C'era già stata nell'estate scorsa e in quella occasione aveva avuto modo di visitare molte località, tra cui Scilla, Bovalino, l'Aspromonte, rimanendone incantata. «Adesso capisco perché le persone non siano contente, hanno dei posti così belli e interessanti a cui non viene data la stessa possibilità degli altri di svilupparsi». Poi il suo discorso verte inevitabilmente sul compagno: «Ritengo che la candidatura di Vincenzo Sofo possa portare gli interessi del suo territorio in Europa e difenderlo».
La devozione per San Francesco di Paola
Nel pomeriggio fuscaldese, c'è spazio anche per la fede. In mattinata si è diffusa la voce che in serata la coppia sarà al convento di San Francesco. A tal proposito, la Le Pen conferma e si dichiara molto devota al santo che visse gli ultimi anni della sua vita nella patria di Macron, dove poi fu sepolto: «San Francesco è molto importante per me. Lo considero un punto di riferimento per l'alleanza franco-italiana, che per me è la soluzione per trasformare e creare la nuova Europa, di cui in realtà abbiamo bisogno».
«Fuscaldo non si lega»
Alla manifestazione c'era una massiccia presenza delle forze dell'ordine a garantire la sicurezza pubblica. Fortunatamente, non si sono registrati tafferugli, ma poco prima dell'arrivo del candidato leghista a Fuscaldo, di fronte al locale che ha ospitato l'evento alcune persone hanno appeso un lenzuolo con la scritta «Fuscaldo non si lega». La pacifica forma di protesta non ha comunque creato dissapori o malumori e la manifestazione è andata avanti senza interruzioni.