VIDEO | Tridico è la certezza per il M5S. In Fdi sicuro Nesci mentre De Francesco aspetta la scelta di Meloni. Nel Carroccio si fa avanti Loizzo, per Forza Italia la discesa in campo di Gallo dipende da Tajani
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Archiviata la pausa di Pasqua adesso si fa sul serio in vista del voto dell’8 e 9 giugno per le Europee. Tutti i partiti sono alle prese con la griglia dei possibili candidati per il seggio a Bruxelles, sia pure con situazioni di partenza molto diverse.
Chi sembra essere in affanno è il M5s. Il dossier dei candidati di “richiamo” da presentare come capolista è saldamente nelle mani di Giuseppe Conte. La democrazia elettronica che ha fatto la fortuna del MoVimento sembra ormai archiviata. Certo stasera scadono i termini delle autocandidature degli iscritti, ma si tratta sempre più di scelte residuali. Il grosso lo farà appunto Conte che per ora ha piazzato l’ex presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, la cui candidatura come capolista nella circoscrizione Sud è stata confermata nel corso della trasmissione Perfidia su LaC Tv, e Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi e simbolo antimafia, nella circoscrizione Isole. Per il resto è buio pesto vista la difficoltà di trovare candidati disposti a spendersi in una competizione elettorale così difficile.
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La calabrese Laura Ferrara, nonostante l’ottimo lavoro svolto in questi dieci anni a Bruxelles, è fuori gioco per aver consumato già due mandati. Proprio questo limite, un tempo altra bandiera del MoVimento, adesso sembra rappresentare un ostacolo per la costruzione di una classe dirigente.
Problemi opposti sembra avere il Pd. Nei giorni scorsi la segretaria Elly Schlein ha incontrato i vari segretari regionali per fare il punto candidature. Il problema riguarda proprio la candidatura della segretaria che rischia di creare un tappo per gli uscenti. I capilista, infatti, saranno tutti della società civile. Nella circoscrizione Sud la numero uno in lista sarà la giornalista Lucia Annunziata. Poi ci sarebbe il sindaco di Bari, Antonio Decaro e a seguire proprio Schlein. Questo restringe di molto gli spazi perché i grandi elettori dovranno comunque portare un po’ di voti alla segretaria. È vero che sulla lista si possono esprimere fino a tre preferenze, ma visto il trend di astensionismo è difficile che la gente comune eserciti questa opzione che sembra più destinata agli addetti ai lavori. Per quanto riguarda la Calabria difficile che spunterà qualche candidato locale. D'altronde le Europee da qui sono proibitive da un punto di vista demografico; la Calabria ha 1,8 milioni di abitanti scarsi, la sola provincia di Napoli ne ha quasi tre milioni. È dai tempi di Mario Pirillo che il partito non elegge un europarlamentare calabrese. Diciamo quindi che non c’è proprio la fila a candidarsi.
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Stessa sorte riguarda anche Fratelli d’Italia. Qui in molti sono in attesa della decisione di Giorgia Meloni che può cambiare gli equilibri delle candidature. Ad esempio il consigliere regionale, Luciana De Francesco, non ha ancora sciolto le sue riserve sulla candidatura e tutto è legato proprio alla scelta della Meloni. Certa invece la candidatura dell’europarlamentare uscente Denis Nesci.
Il fronte caldo del centrodestra però è quello della Lega che tutti i sondaggi danno in calo con addirittura il rischio di un sorpasso da parte di Forza Italia. Il molisano Aldo Patriciello è il pezzo da novanta che correrà come capolista nella circoscrizione Sud. Insieme a lui correranno però anche altri due cosentini. Innanzitutto la deputata Simona Loizzo, uno dei volti più spendibili del Carroccio in Calabria, che si candiderà più per spirito di servizio verso il partito che per essere eletta. Per lei sarà importante dimostrare il suo radicamento sul territorio soprattutto in chiave futura e soprattutto se dopo il 9 giugno ci saranno a Roma come a Catanzaro rimpasti di giunta come pure si mormora.
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Sempre nella Lega ci dovrebbe essere il candidato di Idm di Orlandino Greco che ha appena siglato un patto federativo con Salvini e pare abbia pronto un aspirante europarlamentare. Ma a breve potrebbero esserci altre novità. Secondo i boatos ci sarebbe una interlocuzione del Carroccio con un noto imprenditore calabrese del settore florovivaistico.
La situazione più complessa resta in Forza Italia. Qui tutto è fermo in attesa delle decisioni di Tajani. La sua candidatura potrebbe riaprire i giochi in favore ad esempio di Gianluca Gallo perché indebolirebbe Fulvio Martusciello che dovrà lasciare un po’ di voti al leader del suo partito e favorirebbe la corsa di Gallo che di suo ha un bel po’ di consensi. In abbinata con lui c’è sempre una fra Rosaria Succurro e Giusy Princi. Difficile che si candidino entrambe.
Infine c’è Azione. Rimasta isolata dopo l’accordo di IV con +Europa e Psi. Calenda crede nella possibilità di raggiungere la soglia di sbarramento del 4%, ma la partita è ardua. Difficile quindi reperire candidati. Le ultime indiscrezioni, per quanto riguarda la Calabria, portano a Carmelo Versace, già sindaco facente funzioni della città metropolitana di Reggio Calabria.