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Tira un sospiro di sollievo la galassia dei centristi calabresi ancorata al progetto della cosiddetta quarta gamba alla quale lavorano da tempo i vari Raffaele Fitto, Gaetano Quagliariello e Lorenzo Cesa. Silvio Berlusconi alla fine ha ceduto e ha concesso una manciata di collegi in più per le speranze della nuova forza politica “Noi Con l’Italia-Udc”, che avrà in dote anche il simbolo dello scudo crociato, alla quale dovrebbero andare 30-31 collegi in Italia, di cui 20 blindati.
«E’ vero che ci siamo confrontati, cercando di ottenere pari condizioni rispetto agli altri. Dai contenuti politici, dalla collaborazione al programma della coalizione sino alla nostra rappresentanza. Alla fine si è trovata una sintesi, che fa della nostra presenza moderata, cattolica e liberale, un arricchimento per il centrodestra». Le dichiarazioni dell’ex alfaniano Maurizio Lupi all’indomani dell’accordo.
Ci sono delle regole di rappresentanza – ha proseguito -, se non superi il 3% contribuisci comunque alla coalizione, in termini di seggi. Tutto qui. Noi siamo una forza appena nata, tutti i sondaggi ci danno sul 2,5%, ce la giocheremo in almeno 21 collegi».
La decisione del leader di Forza Italia che ha voluto accogliere, almeno in parte, le richieste centriste si è resa necessaria per consentire alla coalizione di centrodestra di avere più forza nelle Regioni meridionali dove non ci sarà il supporto della Lega così come avverrà al Nord. Del resto lo aveva spiegato anche Renato Brunetta durante la sua ultima visita a Reggio Calabria quanto e come possano essere determinanti le Regioni meridionali per dare la maggioranza alla coalizione.
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La situazione in Calabria
Ed allora, dopo aver visto da vicino il baratro e sfiorato la rottura, la quarta gamba con i suoi colonnelli sa adesso di avere nuove possibilità. Musica per i calabresi che da tempo hanno appoggiato l’idea centrista e che potrebbero, a quanto pare, avere anche un posto in più se davvero Pino Galati, fin qui considerato intoccabile, dovesse correre in Sicilia in una postazione blindata.
Ed allora il collegio di Catanzaro-Lamezia per il Senato si fa sempre più probabile per l’ex presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, con il benestare di Lorenzo Cesa. Ma è tutta la pletora dei tanti “ex” che torna a sperare quantomeno di avere la possibilità di giocarsela in un collegio. E’ il caso, ad esempio, dell’ex consigliere Luigi Fedele, che da tempo ha abbracciato il movimento di Quagliariello, e anche l’ex presidente della Provincia Giuseppe Raffa che ha aderito alla causa di Raffaele Fitto.
Meno contenti gli esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia che dovranno rinunciare a qualcosa per fare spazio agli alleati.
Riccardo Tripepi