Il candidato governatore: «Un presidente che non c’è, non eletto dal popolo da circa un anno, sta producendo una vera e propria emergenza nazionale»
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«In Calabria interi territori di montagne, boschi, foreste, campagne, sono stati per giorni e giorni lasciati soli con il fuoco che avanzava inesorabilmente provocando morti e danni ambientali devastanti. Sono stati abbandonati sindaci, cittadini, agricoltori, allevatori. La responsabilità di non aver pianificato nella Regione Calabria un’adeguata ed immediata risposta a ciò che era prevedibile è sotto gli occhi di tutti, ulteriore dimostrazione che la sospensione della democrazia con un presidente che non c’è, non eletto dal popolo da circa un anno, sta producendo una vera e propria emergenza nazionale», afferma Luigi de Magistris, candidato presidente alla Regione Calabria.
«In Calabria - continua l'attuale sindaco di Napoli - in questo periodo manca l’acqua in molti comuni e zone agricole, manca in molte zone la raccolta dei rifiuti, la depurazione in molti luoghi è totalmente inadeguata ed il mare è quindi inquinato, per non parlare del disastro sanitario che provoca feriti e morti. Sentire parlare oggi il Governo solo di ristori per i danni non più recuperabili per gli incendi non è sufficiente, per i danni in Aspromonte e non solo è come risarcire in moneta per l’incendio di un Picasso o di un Van Gogh. La foresta l’hai persa e non l’avrai più. Sono giorni che le montagne bruciano, siamo stanchi di politici che non hanno la capacità di investire in prevenzione, tutela, manutenzione e valorizzazione, ma che agiscono solo nell’emergenza, alimentando proprio il profitto criminale che ruota attorno alle emergenze. Cambiare si può, in tutto, ma basta non affidare cura e medicina a chi sta distruggendo il nostro presente e il nostro futuro».