VIDEO | La segretaria del Pd rimarca le distanze dal centrodestra che guida la città, la regione e il Governo nazionale. Quindi un passaggio sulle parole del presidente della Repubblica Mattarella sui manganelli: «Gravi le dichiarazioni di Fratelli d’Italia»
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Promessa mantenuta da parte di Elly Schlein, già a Vibo Valentia la scorsa estate in occasione della Festa regionale dell’Unità. Arriva in tarda mattinata per dare sostegno e supporto ad Enzo Romeo, candidato a sindaco della coalizione progressista. Un’occasione non solo per rimarcare le distanze da un centrodestra che guida la città, la regione e il Governo nazionale, ma anche per affrontare i principali temi politici di stretta attualità. «Sanità, cura delle persone, più welfare, più opportunità di lavoro per i giovani e contrasto che stiamo facendo a questa autonomia differenziata che rischia di aumentare le disuguaglianze di cui Vibo Valentia e la Calabria hanno pagato già troppo. Non abbiamo sentito levarsi dagli esponenti della destra una voce forte contro quella che sarebbe un’ulteriore condanna: vedere aumentate le diseguaglianze. Tante sono le ragioni per credere in un futuro migliore partendo proprio da Vibo Valentia».
Quindi un passaggio sulle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sui manganelli contro i ragazzi e la risposta della segretaria nazionale del Pd alle dichiarazioni sull’argomento da parte di Fratelli d’Italia con l’invito a Giorgia Meloni a rompere il silenzio. «Sono gravi e inaccettabili le dichiarazioni di Fratelli d’Italia sugli episodi dei ragazzi presi a manganellate. Non c’è alcun senso delle istituzioni da parte di chi oggi governa e che con queste dichiarazioni cerca di aumentare un clima di tensione. Io – ha affermato Elly Schlein – vorrei che rompessero il silenzio e soprattutto rompesse il silenzio Giorgia Meloni. E’ tempo che dicano qualcosa su quanto accaduto e sulla gestione dell’ordine pubblico per gli episodi molto gravi della manganellate sugli studenti a Pisa ma anche per quelli precedenti perché non è la prima volta che vediamo queste immagini, purtroppo. È tempo che Giorgia Meloni smetta di nascondersi dietro i suoi ministri e venga a riferire anche direttamente in aula su quello che sta accadendo». Il pensiero, tuttavia, è rivolto anche a Cutro ed alla strage di un anno fa che oggi verrà ricordata con diverse iniziative. «E’ passato un anno dalla strage di Cutro dove oggi torneremo – ha affermato la segretaria del Pd – e saremo a Steccato di Cutro e poi a Crotone ad accompagnare e partecipare alle iniziative di commemorazione organizzate dalla associazioni e saremo lì per continuare a chiedere come un anno fa verità e giustizia per quei morti di quella strage con 94 morti e diversi dispersi di cui 34 bambini. Siamo qui per chiedere verità e giustizia e fare la stessa domanda di un anno fa al ministro Piantedosi e al Governo non avendo ancora oggi avuto risposte, cioè perché, perché nonostante le informazioni e le segnalazioni non sono partiti i mezzi più adeguati per i soccorsi».
Lavoro, sanità, dimensionamento scolastico gli altri temi principali toccati da Elly Schlein che ha messo il dito nella piaga sulle principali scelte a suo avviso sbagliate portate avanti dal Governo Meloni. Ma soprattutto ci ha tenuto a ringraziare la città di Vibo ed Enzo Romeo per l’accoglienza: «Tanta gente è oggi qui e nostro compito è ascoltarne i bisogni – ha concluso la Schlein – perché il rischio più grande che corre questo Paese dopo anni di governi di centrodestra fallimentari è la disaffezione dalla politica e noi siamo invece qui per affermare che un futuro diverso è possibile, anche in questa città che – come sottolineato da Enzo Romeo – dopo cinque anni non è ancora sicura neppure di ricandidare il sindaco uscente, segno evidente del loro fallimento. Un futuro diverso è possibile e basta crederci ed impegnarsi tutti portando avanti politiche di sinistra che tengano conto dei bisogni reali delle persone, dai cambiamenti climatici alla difesa dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione, dal lavoro alla sanità. Grazie Vibo».